«La persona protagonista della notizia, salvi i limiti di verità di quest’ultima, non potrà ottenere la cancellazione dall’archivio di un giornale online invocando il diritto ad essere dimenticata». È quanto si afferma nell’ordinanza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dal quotidiano online PrimaDaNoi.it, annullando con rinvio una precedente sentenza del tribunale di Pescara. La sentenza cassata …
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“PRIMADANOI REVOLT!” un appello per la rinascita della testata online Primadanoi.it
Pescara - Pubblichiamo la lettera appello per la riapertura di primadanoi.it, il quotidiano online diretto da Alessandro Biancardi che il 26 settembre scorso dopo 13 anni di presenza sul web, dopo essersi affermata come testata autorevole si è vista costretta a chiudere la redazione interrompendo le pubblicazioni “Siamo diventati il nemico di troppi e il bersaglio da colpire” aveva scritto Biancardi nel suo editoriale intitolato "Così muore un quotidiano", attribuendo inoltre la la scelta finale alla mancanza di pubblicità, ossigeno indispensabile per qualsiasi organo informazione che voglia ritenersi libero. Oggi parte l'appello affinchè Primadanoi torni ad informare il suo pubblico e non vada disperso in quello che era stato definito "cimitero digitale" tra un paio di mesi quel patrimonio di informazione sul web finora gratuita e disponibile ovunque, fatto da 500.000 articoli di cronache e inchieste,il corposo frutto di un lavoro in 13 anni. Sono già tante le prime adesioni arrivate di rappresentanti di associazioni, partiti, imprese che hanno risposto all'appello "PRIMADANOI REVOLT!".
Leggi ancora »Chiude la testata on-line PrimaDaNoi.it
Pescara - Era il settembre del 2005 quando in Abruzzo nasceva il primo quotidiano on-line regionale. Una scelta all'avanguardia in un momento dove la transizione dell'informazione dalla carta al Web rappresentava una coraggiosa scommessa. La testata PrimaDaNoi.it si è distinta subito nel panorama dell'informazione regionale per l'altissima qualità dei suoi contenuti e per le battaglie sull'informazione come quella contro il diritto all'oblio. Oggi in un editoriale il direttore Alessandro Biancardi intitolato “Così muore un quotidiano” annuncia la chiusura della redazione. “Siamo diventati il nemico di troppi e il bersaglio da colpire” scrive, attribuendo inoltre la la scelta finale alla mancanza di pubblicità, ossigeno indispensabile per qualsiasi organo informazione che voglia ritenersi libero.
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