sabato , 23 Novembre 2024

Masci apre la sua campagna elettorale all’ex Ferro di Cavallo, e attacca la Shlein

Pescara – Ha preso ufficialmente il via la campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra, Carlo Masci. Il Sindaco uscente della città dannunziana ha scelto un luogo simbolico, e cioè l’area in cui sorgeva il Ferro di Cavallo, in via Tavo, per incontrare i cittadini insieme ai rappresentanti della coalizione che sostiene la sua candidatura, al presidente della Regione Marco Marsilio e i parlamentari Guerino Testa e Nazario Pagano. 

“Sono soddisfatto di avervi portato qui”, ha detto Masci dopo aver visto scorrere le immagini delle aggressioni, al Ferro di cavallo, di Piervincenzi e Brumotti . “L’abbattimento del Ferro di Cavallo era una delle promesse impossibili di 5 anni fa, insieme alla Bandiera blu (che abbiamo conquistato per 4 anni consecutivi), e insieme a tante altre promesse che abbiamo trasformato in realtà”, ha proseguito Masci, accolto da un lungo applauso. Sul palco allestito per l’occasione nel luogo che era un fortino della criminalità, il primo cittadino uscente ha accolto tutta la coalizione di centrodestra, unita per la riconferma di Masci e determinata, anzi certa, di cogliere questo obiettivo al primo turno. Sul palco, insieme al candidato sindaco, c’era l’attore Federico Perrotta che ha “intervistato” Masci per far emergere alcuni aspetti più personali che politici, ispirandosi al format di “Belve”,  programma di punta della RAI. Masci si è descritto come “un leone, perché combatto per le cose in cui credo”, ma anche “come un’aquila, perché volo alto, e un delfino, un simbolo per Pescara. Un pregio? Sono determinato, mi impegno con costanza sugli obiettivi. Un difetto? A volte sono troppo buono”. Masci ha parlato, tra l’altro, della “squadra bellissima e fortissima” che lo ha affiancato in questi anni, consiglieri e assessori con i quali “ho lavorato all’unisono cogliendo a pieno gli obiettivi, e uno tra tutti è quello del Ferro di cavallo abbattuto. Dobbiamo avere la capacità di sognare, come abbiamo sempre fatto”, ha proseguito sapendo di poter contare sulla “squadra che avremo in Comune, su quelle in Regione e al Governo e, spero, anche al Parlamento europeo”. Poi un lungo discorso per ricordare i momenti più complessi del mandato che si sta per concludere, come il periodo pandemico, e i tanti risultati di questi anni, come l’abbattimento dei palazzi di via Lago di Borgiano (dove si sta per realizzare una piazza), il grande lavoro sul sociale a Villa del fuoco, grazie a tante associazioni, l’aumento del verde in città (il bilancio arboreo è di 2.277 piante in più), il bilancio comunale ripianato, i 120 milioni di euro di lavori in corso, e alcuni interventi sui quali aveva creduto molto 5 anni fa, come la riqualificazione di corso Umberto e piazza Sacro Cuore. Dopo un excursus su quanto realizzato Masci ha parlato del futuro, annunciando che intende piantare “10mila alberi nei prossimi tre anni per fare di Pescara la città del verde per le piante e del blu per il mare”. Tra temi che ha a cuore, la trasformazione dell’area di risulta con la realizzazione della sede della Regione, una sede simbolo con auditorium e biblioteca, nel verde, la creazione di una passeggiata, “la più bella d’Italia”, sulla diga foranea, il Parco Nord vicino alle Naiadi, la valorizzazione del fiume, la rinaturalizzazione e l’ampliamento della Pineta. “E poi dobbiamo diventare la città dei dati e la città della cooperazione”. Tra le prossime sfide per Pescara c’è la riunione del G7 che “deve essere un punto di partenza e non di arrivo”. “Chi dice solo no sembra arrivato dalla luna, ha continuato, perché non ha visto cosa è accaduto in questi anni a Pescara”, ha detto rivolgendosi agli avversari tra cui quelli “che mi contestavano sul verde ma che forse cercavano solo un po’ di pubblicità per poi candidarsi”.  “Andiamo a vincere queste elezioni tutti insieme” ha detto Masci ai candidati prima di una foto ricordo: sullo sfondo lo “spazio che abbiamo riconquistato” che prima era occupato dal Ferro di cavallo. Tanti i messaggi positivi, per il lavoro svolto e per il risultato elettorale da cogliere al primo turno, arrivati dai rappresentanti della coalizione: Vincenzo D’Incecco (Lega), Lorenzo Sospiri (Forza Italia), Andrea Cocchini (Fdi), Berardino Fiorilli (Masci Sindaco per Pescara Unica 2024), Paolo D’Incecco (Udc)e Michele Lepore (Pescara Futura). “Siamo tutti determinati al tuo fianco”, ha detto Marsilio a Masci. “Pescara è sempre più una città europea”, per Testa, e “il coraggio di fare rappresenta il tuo modo di essere”, ha sottolineato Pagano riferendosi allo slogan elettorale di Masci.

Masci: “Dalla Schlein solo impreparazione e non conoscenza dei fatti”

Il primo cittadino di Pescara risponde alla Segretaria del PD

Elly Shlein nel comizio di ieri a Pescara in Piazza unione.

“Poco prima delle elezioni regionali l’onorevole Schlein è arrivata a Pescara per sostenere il candidato Luciano D’Amico e ne ha approfittato per criticarmi, sapendo poco o niente del lavoro di questi cinque anni alla guida del Comune. Al centrosinistra non è andata bene, alle regionali, nonostante la Schlein e il suo tentativo di screditare la mia amministrazione. Ieri è tornata in città e non ha perso l’occasione per dire altre falsità sul Comune: troppo facile, quando non c’è un contraddittorio”.


Lo dice Carlo Masci, sindaco uscente e candidato sindaco del centrodestra, ribattendo alle dichiarazioni di Elly Schlein, che ieri è stata a Pescara. “Stavolta è apparsa ancora più impreparata, per non dire fuori strada, perché ha parlato, tra l’altro, delle dimenticanze del Comune sulle fragilità sociali. Eppure il Pd sa benissimo che il Comune ha raggiunto risultati straordinari in questi anni, anche in questo settore, affrontando emergenze mai vissute prima, come il Covid, quando ha garantito le campagne dei tamponi e dei vaccini e i buoni spesa a chi era in difficoltà, oltre a puntare sulla realizzazione dell’Ospedale Covid che ora è una certezza sanitaria per la comunità. In questi anni, qualcuno dovrebbe dirlo alla Schlein, i cittadini assistiti dal Comune sono aumentati, e ora sono 22mila (nel 2019 erano 8.400), i servizi erogati ai pescaresi fragili sono saliti a 78 (erano 53), adesso ogni anno la spesa per il Piano Sociale è pari a 18 milioni (nel 2019 erano 10). Le nostre risposte alle fragilità sono state puntuali, non ci siamo fatti trovare impreparati nonostante il mondo sia cambiato, in maniera rapidissima. Nel sociale, grazie alla preparazione e alla passione dei dipendenti del settore, abbiamo agito a 360 gradi senza tralasciare nulla, perché le difficoltà delle famiglie sono aumentate e servivano risposte. Ricordo al Pd, che da tempo non è più attento alle persone deboli come invece dovrebbe essere (per definizione), che le famiglie sono state seguite e supportate con l’Emporio della solidarietà, i percorsi di formazione e orientamento (oltre 200 tirocini attivati), i Progetti di utilità collettiva (oltre 400) per i percettori del Reddito di cittadinanza, i tanti servizi per i minori, i centri per gli anziani, i progetti per le persone con disabilità e per i caregiver. Per i senza dimora, sono stati utilizzati anche gli alloggi confiscati alla criminalità, tanto da diventare un modello in Italia e in Europa. I fondi del PNRR sono stati utilizzati anche per il sociale e una struttura occupata abusivamente ai Colli è stata trasformata in una casa per i padri separati. A marzo ho invitato la Schlein a fare un giro in città, per ricredersi e avere uno sguardo lucido su Pescara e sulla trasformazione che ha vissuto. Ed è un peccato che ieri pomeriggio non abbia colto l’occasione per venire in via Tavo, dove il centrodestra ha raggiunto un traguardo che ci viene riconosciuto da tutti: l’abbattimento del fortino della criminalità, il Ferro di cavallo, che si unisce all’abbattimento dei tre palazzi in via Lago di Borgiano, per lasciare spazio a una piazza, all’apertura della strada pendolo e alla riattivazione di un parco che ospiterà attività per i bambini. Tutto questo, e molto altro, il Pd ha paura a dirlo, lo nasconde ai cittadini e alla sua segretaria che fa campagna elettorale raccontando falsità su Pescara e sul mio conto, ad esempio dicendo che avrei fatto arrabbiare tutti. Non è quello che mi dicono i cittadini, anzi mi incitano ogni giorno ad andare avanti, senza fermarmi. È quello che farò, stia pur certa la Schlein. Le andrà male anche stavolta, l’8 e il 9 giugno, ne sono sicuro”, conclude Masci.

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