Giulianova – La Sala Bruno Buozzi è stata teatro di un evento straordinario, suscitando grande apprezzamento da parte del pubblico che ha partecipato all’incontro organizzato ieri dall’Associazione Fare Giulianova, dal titolo suggestivo “Andrea Acquaviva: il conte fotografo a Giulianova tra Otto e Novecento”. L’incontro ha offerto un’occasione unica di esplorare l’affascinante passato di Giulianova attraverso le immagini di un tempo ormai perduto.
Il protagonista di questa serata culturale è stato il noto storico Sandro Galantini, il cui contributo ha garantito il successo dell’evento. La sala Buozzi era strapiena di appassionati e curiosi, pronti ad immergersi nella storia attraverso la lente di Andrea Acquaviva, il conte fotografo che ha immortalato Giulianova tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e il primo Novecento.
L’incontro, che ha preso il via alle 18, è stato aperto dai saluti istituzionali del Sindaco Jwan Costantini, del Vice Sindaco Lidia Albani, del Console regionale dell’Abruzzo del Touring Club Elio Torlontano e del direttore dell’Istituto Ricerche storiche di Teramo Ottavio di Stanislao. Questi importanti contributi hanno posto le basi per un dibattito ricco di spunti interessanti sulla storia e la cultura locale.
Il presidente di Fare Giulianova, Andrea Marà, ha espresso il suo entusiasmo per l’iniziativa, sottolineando il valore culturale e l’originalità della proposta associativa. Il moderatore dell’evento, Azzurra Marcozzi, ha guidato il pubblico attraverso un viaggio affascinante nel passato di Giulianova, dando spazio alla presentazione di un prezioso patrimonio fotografico gentilmente condiviso dal collezionista Marco Marà.
L’incontro si è rivelato un’opportunità unica per riflettere sulla memoria storica del territorio e apprezzare la sensibilità artistica di Andrea Acquaviva. La sua testimonianza visiva ha permesso al pubblico di immergersi nelle atmosfere di un’epoca ormai lontana, suscitando emozioni e ricordi legati a una Giulianova che non c’è più. In conclusione, l’evento si è rivelato un successo sia per la partecipazione numerosa che per la ricchezza culturale offerta, confermando il ruolo fondamentale delle iniziative associative nel promuovere e preservare il patrimonio storico e culturale di una comunità.