Blasioli ”il cantiere infinito è preda di vandali e occupazioni abusive, le istituzioni hanno il dovere di tutelare il denaro pubblico speso e garantire la sicurezza della zona”
Pescara – Nel cuore di via Rigopiano, il panorama urbano è segnato da un’incompiuta presenza: il nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri. La sua realizzazione, avviata con il primo lotto nel 2010, si è arenata in uno stato di stallo apparentemente insormontabile. L’ossatura della palazzina, che dovrebbe ospitare ben 16 alloggi per l’Arma, attende ancora il completamento. Tuttavia, mentre il tempo passa e la struttura rimane incompiuta, la sua vulnerabilità aumenta. Atti di danneggiamento e vandalismo, già verificatisi in passato, minacciano di compromettere ulteriormente il progetto. In questo contesto di incertezza e degrado, l’incompiuto Comando Provinciale dei Carabinieri diventa un simbolo di sfide non solo urbanistiche ma anche di sicurezza pubblica.
A riaccendere nuovamente i riflettori sullo stato delle cose è il Consigliere regionale del Partito democratico Antonio Blasioli che già in passato aveva evidenziato le crinita su quest’opera.
«I muri della palazzina sono stati di recente imbrattati con scritte e murales. Inoltre, la rete della recinzione che delimita il cantiere è stata squarciata, e ci giungono segnalazioni del fatto che durante la notte persone senza fissa dimora trovino rifugio nella costruzione, mettendo a rischio la propria incolumità, contribuendo ad arrecare danno all’edificio e alimentando la percezione di insicurezza dei cittadini della zona. E pensare che il nuovo Comando era stato pensato in via Rigopiano proprio per garantire alla zona una maggiore tranquillità.
Invece ci si trova davanti a una situazione che si protrae, con intensità variabile, da più di un decennio, rendendo invivibile la zona in questione e rischiando altresì di determinare un significativo aumento dei costi per la riqualificazione delle opere già completate in vista della riapertura del cantiere.»
Blasioli fa sapere di aver inviato una lettera al Sindaco di Pescara, al Comandante della Polizia Municipale, al Prefetto di Pescara e al Provveditorato Interregionale, l’ente a cui è demandata la realizzazione della palazzina alloggi, per sollecitare un pronto intervento «…al fine di tutelare il denaro pubblico già investito e mettere in sicurezza il cantiere ripristinando le recinzioni, aumentando la vigilanza ed evitando accessi non autorizzati.» Conclude il consigliere Dem.