giovedì , 21 Novembre 2024

A Spoltore i canti dei migranti con il Coro del Beato Nunzio diretto dal M° Golini

Spoltore – “Un bel giorno andando in Francia/in pover abiti borghesi/pochi soldi e molte spese/per cercare di campà”: erano tantissimi nella Sala Consiliare per ascoltare i canti della tradizione orale interpretati dal Coro del Beato Nunzio diretto dal M° Gianni Golini, nel concerto organizzato nell’ambito della mostra “Ciao Italia! Un secolo di immigrazione italiana in Francia (1860-1960)”.

La mostra itinerante, a cura dell’Institut Français Centre Saint Louis, resterà fino al 23 dicembre nello Spazio Sociale di Spoltore in via Di Marzio (dal martedì al sabato dalle 9 alle 13). Una mattinata per vedere e ascoltare suoni e immagini, tra i quali le canzoni in vernacolo dell’abruzzese Antonio di Jorio, legati al movimento migratorio tra Italia e Francia che ha portato più di 800mila persone oltre le alpi per lavorare principalmente nelle miniere o come muratori. Ma la vita in Francia era fatta pure di tempo libero: momenti raccontati anche dagli interventi sul cinema curati da Davide Desiderio, che ha mostrato l’Alberto Sordi in cerca di moglie attraverso un semplice annuncio (da “Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata” di Luigi Zampa) o i lavoratori filmati in stop motion del recentissimo film d’animazione “Manodopera” di Alain Ughetto. Il registra francese ricostruisce il viaggio dei suoi nonni, contadini piemontesi nati alla fine del XIX secolo, spinti ad emigrare in Francia dalle loro condizioni di vita ma anche dall’ascesa al potere del partito fascista. Francesca Sborgia, assessore all’istruzione, ha voluto ringraziare la professoressa Vincenzina Di Bartolo, il cui interessamento ha consentito all’amministrazione di intercettare la mostra itinerante, e la dirigenza scolastica che ha messo a disposizione il tempo dei ragazzi per far conoscere loro questa pagina di storia nazionale.

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