I CEA: «Incomprensibile l’abbondono in cui versa il settore dell’Educazione ambientale nella nostra Regione»
La Regione Abruzzo, in base alla L.R. n.122/99, ha riconosciuto una serie di Centri di Educazione Ambientale, i CEA, quarantasette in tutto, diffusi sul territorio regionale, che vanno a costituire la rete INFEA Abruzzo cioè il sistema regionale per l’informazione, formazione ed educazione ambientale.
I CEA sono strutture che realizzano progetti di educazione ambientale con particolare riferimento ai contesti territoriali in cui sono inseriti e vanno a costituire un punto di riferimento unico per la cittadinanza, le scuole, le agenzie educative, gli Enti locali e le aziende che vogliono confrontare la propria competenza con i temi della sostenibilità.
Negli anni passati la Regione Abruzzo ha investito molto sulla rete dei CEA fino a creare un sistema più volte portato a modello in altre regioni italiane. I CEA, infatti, svolgono un ruolo prezioso in una regione come l’Abruzzo che, con circa il 35% di superficie protetta può vantare un primato che deve però necessariamente comportare politiche di conoscenza e informazione ambientale diffuse e condivise. Invece, come fanno notare i firmatari dell’appello, dall’anno 2021 ogni attività legata al mondo dei CEA e al sistema INFEA della Regione Abruzzo è stata interrotta e da allora come lamentano i CEA non ricevono più comunicazioni né vengono coinvolti in attività di interesse regionale ad eccezione del corso di formazione per tecnici e amministratori pubblici che ha visto la partecipazione degli stessi.
«È incomprensibile l’abbandono in cui versa questo settore –spiegano i firmatari– considerando che i CEA rivestono un ruolo di primaria importanza sia nelle attività relative alla conoscenza degli aspetti naturalistici o ambientali (energia, rifiuti, cambiamenti climatici e rischio idrogeologico) della nostra regione, per le quali l’Unione Europea, attraverso programmi specifici come “Verso un’Europa Sostenibile entro il 2030” e “Strategia per la Biodiversità per il 2030” ci ha chiamato ad essere parte attiva del cambiamento, sia nelle attività per l’attenuazione dei conflitti uomo-fauna che oggi più che mai risultano di straordinaria attualità.
Per questo, venticinque dei CEA riconosciuti dalla Regione hanno inviato una nota agli Uffici regionali e agli Assessori di riferimento, Emanuele Imprudente e Nicola Campitelli, per richiedere un nuovo percorso di valorizzazione dei CEA presenti su tutto il territorio regionale sia attraverso il coinvolgimento nei percorsi di gestione delle attività in campo ambientale a cui le regioni sono chiamate sia attraverso finanziamenti specifici che permettano alle strutture di realizzare percorsi di formazione e informazione e non disperdere conoscenze e competenze create e consolidate negli anni.»
I CEA firmatari della lettera:
- CEA “L’albero delle Storie” di Ambeco’
- CEA Bellini
- CEA Buendia
- CEA Centro Visite del Giardino Botanico “D. Brescia”
- CEA delle Abetine di Rosello
- CEA Ecomuseo della Riserva Naturale Regionale Zompo Lo Schioppo
- CEA Ecotur
- CEA Fattorie Riccitelli
- CEA Giardino dei Ligustri
- CEA Gli aquilotti
- CEA Gole del Sagittario
- CEA Il Bosso Formazione
- CEA Il Giardino dell’Orso -centri informazioni del Parco Nazionale della Maiella di Cansano e Campo di Giove
- CEA Il Grande Faggio
- CEA Il Riccio e la Castagna
- CEA Majambiente
- CEA Ortonammare
- CEA Parco Sociale la Pineta
- CEA Riserva Calanchi di Atri
- CEA Scuola Verde
- CEA TERRACOSTE
- CEA WWF “Monti della Laga”
- CEDTERRA
- Centro di Educazione al Paesaggio “Torre del Cornone”
- Centro Natura Marsica – CEA E.R.C.I.&IL SALVIANO