domenica , 24 Novembre 2024

Montesilvano, da PD e M5S un’interrogazione in Consiglio Comunale su “Radio Mare”, risponde l’assessore Comardi

Montesilvano – È stata discussa questa mattina l’interrogazione presentata a prima firma della Consigliera dem Romina Di Costanzo e sottoscritta dai colleghi consiglieri Antonio Saccone (PD), Gabriele Straccini e Giovanni Bucci (M5S), riguardante il servizio radiofonico di “Radio Mare” con il quale le opposizioni hanno interrogato l’Amministrazione circa l’impatto sulla tranquillità pubblica e la qualità sull’attrattività turistica che questa può offrire.
L’interrogazione, protocollata il 18 luglio scorso, è stata presentata dopo che i consiglieri hanno raccolto diverse lamentele e critiche da parte di cittadini e turisti riguardo al servizio di filodiffusione esteso su tutto il lungomare della città. 

Radio Mare hanno ricordato le opposizioni, fu attivata circa 50 anni fa e aveva originariamente una funzione di pubblica utilità, consentendo una forma di intrattenimento e comunicazione quando non esistevano gli strumenti di connessione interpersonale odierni.

“In un’epoca ben diversa da oggi – ha sottolineato la consigliera Di Costanzo – in cui la tecnologia non offriva le stesse possibilità di connessione e di intrattenimento a cui siamo abituati, la radio locale costituiva una vera novità e un’opportunità di svago per tutti, rappresentando un’alternativa piacevole per i bagnanti, che potevano ascoltare musica, programmi, giochi e rubriche direttamente sulle spiagge, oltre che messaggi di emergenza e allarme. Tuttavia, con l’evolversi della tecnologia e la massiccia diffusione dei dispositivi mobili, la percezione dell’intrattenimento e della musica è notevolmente cambiata. Gli utenti oggi hanno a disposizione una vasta gamma di opzioni e la possibilità di scelte personalizzate nella fruizione dei loro momenti di rilassamento. Ciò ha portato a una maggiore consapevolezza dell’importanza della tranquillità e del riposo, specialmente quando ci si trova in un ambiente come il lungomare, dove le persone cercano momenti di relax. Le tecnologie odierne, come gli smartphone con auricolari, permettono la georeferenziazione, la comunicazione, l’ascolto musicale, l’informazione e persino il divertimento senza causare disturbo agli altri”.

«Il fastidio causato dall’uso eccessivo della filodiffusione di “Radio Mare” ha portato alla creazione di un gruppo sociale denominato “Tutti quelli che odiano Radio Mare” e una petizione di raccolta firme che esprime il desiderio di sospendere tale servizio per garantire la tranquillità sul lungomare.» Aggiungono i consiglieri PD e 5 Stelle che in aula hanno espresso preoccupazione riguardo a diversi aspetti, in particolare sulla necessità che gli impianti esterni rispettino i limiti di emissioni sonore imposti dal piano di zonizzazione acustica comunale e dalle raccomandazioni internazionali per la tutela della salute e del benessere delle persone. Fra i timori oggi espressi in assise dalla Consigliera Dem, Di Costanzo “ l’effetto negativo per il disturbo della quiete pubblica sul lungomare che costringe diversi visitatori a scegliere altre località adriatiche, causando un danno d’immagine e una perdita di introiti economici per la comunità locale.”

L’interrogazione volta ad ottenere informazioni e chiarimenti su diverse questioni relative al servizio di filodiffusione di “Radio Mare”. Tra gli interrogativi proposti, chiedeva:

  1. Il limite di emissione sonora (misurato in decibel) e l’orario ammesso per la filodiffusione, in conformità con il piano di Zonizzazione Acustica.
  2. Se vengono rilevati dati fonometrici attraverso un sistema di monitoraggio periodico e, in caso di violazioni, quali sanzioni sono state applicate.
  3. Dettagli riguardo al metodo di concessione del servizio, come ad esempio se vi è un regolare bando di assegnazione o attribuzione diretta al contraente.
  4. Informazioni sull’editore di “Radio Mare” e se sia stato stipulato un accordo formale con il Comune per l’installazione degli impianti di filodiffusione e altre caratteristiche del servizio.
  5. Trasparenza riguardo ai compensi eventualmente ricevuti dal Comune dall’editore di “Radio Mare” e come tali fondi vengano utilizzati a beneficio della comunità.
  6. Informazioni sulle spese di installazione, attivazione annuale e manutenzione degli impianti, nonché sugli introiti derivanti dalla pubblicità radiofonica e da chi vengono percepiti (dal Comune o dal concessionario).
  7. Le azioni concrete che il Comune intende intraprendere per garantire la tranquillità e la fruizione pacifica del lungomare da parte di tutti, considerando le lamentele dei cittadini e dei turisti.

La Risposta inConsiglio dell’Assessore con delega al turismo, Deborah Comardi

La risposta è stata fornita verbalmente, sebbene l’interrogazione fosse a risposta scritta e nel puntualizzare sugli aspetti relativi alle emissioni sonore, l’Assessore Comardi ha specificato che il limite fissato dal Piano di Zonizzazione acustica è di 70dB, gli orari di trasmissione sono la mattina nella fascia 10:00/12:00 e il pomeriggio 16:00/18:00. I controlli sul territorio vengono effettuati dalla Polizia Locale ma non hanno rilevato superamenti. Il servizio è stato affidato al concessionario per attribuzione diretta, trattandosi di importi sotto soglia, attraverso una riconferma al gestore affidatario, con l’ultimo bando di gara che fu emanato dall’ex Sindaco, Francesco Maragno, dopo aver ripristinato l’impianto di filodiffusione, che è di proprietà del Comune, a cui compete la manutenzione.

La radio produce annualmente incassi al Comune relativamente al 50% degli introiti pubblicitari che ammontano complessivamente a circa 12.000 euro che confluiscono nel bilancio generale, in voce non vincolata.

L’Assessore ha anche sottolineato il livello di aggressione verbale del gruppo social che si è costituito per la chiusura di Radio Mare, definendolo “bullismo verbale” e ha rimarcato l’importanza del servizio, comune anche ad altre località di mare.

La risposta non ha soddisfatto l’interrogante che ha proposto “nel ritenere che sia fondamentale che il Comune agisca in maniera proattiva per affrontare questa problematica al fine di preservare l’immagine e garantire il benessere dei cittadini e dei turisti, che l’impianto di filodiffusione venga mantenuto esclusivamente per diffondere messaggi di emergenza e comunicazioni di pubblica utilità, eliminando tutto ciò che è assimilabile ad una radio. Questo garantirebbe un servizio utile e importante per la comunità, senza arrecare disturbo alla quiete pubblica”.


«Lo avevano capito anche i latini quando Seneca recitava ‘Sine qua non pax in otio’ – ha concluso la consigliera Di Costanzo. In un contesto dove il riposo e la tranquillità sono requisiti fondamentali per il benessere individuale e collettivo, qualsiasi fattore che interferisca con questa condizione può compromettere la soddisfazione di chiunque stia cercando di godersi momenti di relax e di quiete. Pertanto è essenziale trovare un compromesso che consenta l’uso responsabile del servizio solo in caso di necessità, rispettando al contempo il diritto dei cittadini e turisti di godere di momenti di serenità lungo le nostre spiagge”.

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