giovedì , 21 Novembre 2024

Raddoppio ferroviario: l’opposizione a Manoppello “un progetto che ad oggi è aria fritta “

Manoppello – «Ieri è stata scritta una triste pagina per il Comune di Manoppello: il Consiglio Comunale ha dato il proprio assenso al raddoppio ferroviario della linea Pescara Roma. Speravamo che qualche consigliere di maggioranza avesse un barlume di senso critico (o forse rigurgito di coscienza) che lo avesse frenato nell’esprimere un voto così importante per il futuro del nostro paese, ma così non è stato. Eccezion fatta per la vice sindaco Melania Palmisano, che coraggiosamente ha espresso il suo voto contrario, e per il Presidente del Consiglio che era assente, il resto della maggioranza ha votato a favore della delibera, condannando a vita la nostra comunità.»

La dura critica arriva I consiglieri del gruppo consiliare l’Alternativa Barbara Toppi, Stefano Mancini, Anna Giuseppina Ilaria e Lucio Di Bartolomeo che puntano ora il dito contro il primo cittadino, «ha cercato in tutti i modi di far passare l’idea che in cambio del voto favorevole avrebbe avuto da RFI una serie di opere che avrebbero migliorato la viabilità e la vivibilità di Manoeppello Scalo, ma nessuno dei presenti ci ha creduto. 
Abbiamo smontato pezzo pezzo il progetto (se così si può chiamare, visto che erano solo un coacervo di linee colorate, su una mappa fotografica) presentato da De Luca alla cittadinanza.Un progetto che ad oggi è aria fritta: non sappiamo se avvrà copertura finanziaria, se verrà approvato (dovrà infatti seguire un iter autorizzativo autonomo, come confermato dalle stesse ferrovie) e se supererà il vaglio dei vari organi ministeriali (in primis il comitato VIA del Ministero dell’Ambiente).»

Secondo i consiglieri de “L’Alternativa” è che, politicamente, si volesse a tutti i costi che il Comune di Manoppello togliesse il suo veto, che non dicesse più a voce alta che quest’opera non è né strategica né utile per l’Abruzzo. 

«L’analisi costi benefici dell’opera fa acqua da tutte le parti, -aggiungono i consiglieri di opposizione-(e questo i tecnici PNRR lo sanno bene) e tutto è unicamente un gigantesco spot per le prossime elezioni regionali.  Ma evidentemente questo, De Luca non poteva dirlo più, nonostante fosse quello che è stato scritto in tutti gli atti finora prodotti dal Comune di Manoppello.
Il sindaco ha quindi cercato di convincere tutto il paese che questa fantasmagorica viabilità rappresenta il giusto e necessario ristoro per la distruzione di un paese e, soprattutto, per allearci con un avversario che abbiamo combattuto fino alla scorsa settimana. Ma il popolo non ci ha creduto, ed il voto favorevole è stato accolto con fischi dalla numerosa platea presente in aula. 
È riuscito, invece, a convincere i suoi “yes men”, che ora, per quel voto favorevole, dovranno rispondere alle loro coscienze ed al paese per il resto dei giorni che verranno, soprattutto quando le ruspe inizieranno a demolire le abitazioni, chiudere le strade, dirottare bus e viabilità, trasformare Manoppello Scalo in un gigantesco ed interminabile cantiere a cielo aperto. Tutto per qualche passeggero in più fino a Scafa (o al limite a Popoli), perché di questo oggi si sta parlando. 
Per noi la scelta non è mai stata in dubbio, chiara, limpida e senza sotterfugi. E non ci fermeremo. 
La battaglia non è persa e continueremo ad opporci con tutte le nostre forze a questo scriteriato progetto ed a difendere i cittadini ai quali abbiamo chiesto il voto per rappresentarli.» Concludono i rappresentanti de “L’Alternativa”

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