domenica , 24 Novembre 2024

Provincia di Pescara, approvato il Bilancio di Previsione 2023 – 2025

Pescara – L’assemblea dei sindaci ed il Consiglio Provinciale oggi hanno approvato all’unanimità il Bilancio di Previsione 2023 – 2025 della Provincia di Pescara. Presenti 8 consiglieri provinciali su 12.

L’annualità 2023 ammonta a 134.485.740,23 euro in entrate e uscite. Le entrate tributarie ammontano a complessivi 19.253.000,00 euro di cui 9.650.000,00 euro derivanti dall’imposta sulle assicurazioni (RCA), 7.501.000,00 euro derivanti dall’Imposta Provinciale di Trascrizione degli automezzi al P.R.A, 2.100.000,00 euro derivanti dal Tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente (TEFA) e 2.000,00 euro da altre imposte e tasse. La Provincia non ha provveduto ad innalzare la pressione fiscale e ha confermato le aliquote e le tariffe già applicate per il 2022, cristallizzando sia l’aliquota del tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente (oggi TARES) al 5% e sia l’Imposta Provinciale di Trascrizione al 30% e sia gli altri tributi.

“Ringrazio tutti i consiglieri provinciali e i sindaci presenti con i quali c’è un rapporto di costante collaborazione e di buona intesa – afferma il presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis – . Nel bilancio di previsione del 2023 sono previsti fondi importanti per interventi sulle strade e sulle scuole. Sembrava un anno difficile anche in virtù del nuovo bilancio ma con il decreto sisma, la moratoria dei mutui ci ha permesso di avere anche qualche risorsa in più: 600mila da investire in particolare, sullo sfalcio dell’erba e di avere un’attenzione maggiore per il piano neve superando i disagi del passato. Per il personale abbiamo previsto un potenziamento del settore tecnico, soprattutto per l’edilizia scolastica a causa di alcuni pensionamenti previsti durante l’anno. Il bilancio è destinato alle scuole e alle strade e tutto questo lo faremo in maniera sempre più incisiva ascoltando i dirigenti scolastici e i sindaci. Per la prima volta sono previsti in bilancio anche fondi per la polizia provinciale, in particolare, sulle attività di monitoraggio ambientale e sulla individuazione dei responsabili dell’inquinamento di alcuni siti”.

Per quanto concerne il titolo II dell’entrata si segnala che dallo Stato vengono trasferiti 19.100.000,00 euro per il funzionamento dell’ente ma, nell’anno 2023, la Provincia di Pescara dovrà versare allo Stato l’importo di 20.319.000,00 euro per il contributo alla finanza pubblica: tale voce rappresenta il 54% della spesa corrente e il 15 % del totale delle spese dell’ente.

Le entrate extratributarie ammontano a circa 3.140.000,00 euro e tra queste si annoverano le entrate derivanti dalle verifiche degli impianti termici (1.200.000,00 euro), le entrate derivanti da attestazione energetiche (190.000,00 euro circa), i fitti passivi (600.000,00 euro circa), le entrate inerenti la Cosap (850.000,00 euro), sovra canone dalla derivazione delle acque (160.000,00 euro) e altre entrate (140.000,00 euro circa). 

Tra le entrate in conto capitale si annoverano circa 77,4 milioni di euro, comprensivi delle reiscrizioni effettuate ai sensi del principio della contabilità finanziaria potenziata di cui al D.Lgs 118/2011, sul versante investimenti. Di questi circa 69.000.000,00 euro provengono da trasferimenti di capitale da parte di enti pubblici quali Stato e Regione mentre l’importo pari a circa 6.200.000,00 euro, proviene dalla valorizzazione e/o alienazione degli immobili provinciali.

Passiamo ora alla parte spesa, laddove, per una più facile lettura è stata suddivisa per macroaggregati di spesa con le seguenti previsioni:

La spesa di personale è pari a 6.703.000,00 euro. Tale voce comprende tutte le spese da sostenere per le retribuzioni ordinarie ed i contributi accessori del personale di ruolo, per l’IRAP, per i buoni pasto, le spese per retribuzioni dei dirigenti. Trattasi di una spesa rigida, poiché generata, perlopiù,  dai contratti stipulati a tempo indeterminato. 

La spesa per rate mutui e prestiti è pari ad 4.537.241,59 euro; tale voce comprende le quote interessi e le quote capitali da rimborsare per l’assunzione di mutui e prestiti obbligazionari precedentemente contratti (Q. Interesse 657.246,00 euro e Q. Capitale 3.879.995,59 euro). Si precisa che tali importi si riferiscono ai soli prestiti obbligazionari ed al mutuo ICS mentre il pagamento delle rate di ammortamento dei mutui CDP sono state sospese a seguito delle disposizioni normative di cui all’art. 1 comma 745 della Legge 29 dicembre 2022 n. 97 (Legge di Bilancio 2023) che ha previsto l’ulteriore differimento del pagamento delle rate dei mutui CDP anche per l’annualità 2023.

La previsione per le spese per beni e servizi ivi comprese le spese di funzionamento “Econ” è di  2.780.000,00 euro e comprende le spese che l’ente sostiene per il funzionamento ordinario e per l’espletamento delle attività istituzionali: sono ricomprese all’interno di tale voce le spese per il riscaldamento (366.000,00 euro), per l’energia elettrica (802.645,57 euro), le spese telefoniche (109.500,00 euro), le utenze idriche (210.000,00 euro), il portierato (168.000,00 euro), i fitti passivi (81.500,00 euro), le manutenzioni degli automezzi (99.000,00 euro), le polizza assicurative (544.263,00 euro), la pulizia dei locali (63.500,00 euro), le spese per le tasse e tributi (Imu, Tari) (277.700,00 euro), le spese postali (43.500,00 euro), le spese per impianti (34.700,00 euro) ecc.;

La previsione per le quote associative è pari a 24.000,00 euro e sono relative alla quota UPI, per 11.000,00 euro, ed alla quota UPA per 12.500,00 euro, alla quota ARAN per 500,00 euro.

La previsione per le spese inerenti gli organi istituzionali è pari a 118.000,00 euro ed attiene alla spesa per il Collegio dei Revisori dei conti (60.000,00 euro), per il  Nucleo di valutazione (6.000,00 euro), per il rimborso spese ai datori di lavoro dei consiglieri provinciali (2.000,00 euro) e per l’indennità di funzione per l’esercizio della carica di Presidente della Provincia per circa 50.000,00 euro. 

La previsione per le spese legali per incarichi a avvocati esterni è pari a 50.000,00 euro. La previsione delle spese per passività potenziali previste per l’anno 2023 è pari ad 50.000,00 euro. A tal proposito è opportuno precisare che il fondo rischi costituito a seguito di ricognizione da parte dell’ufficio legale è pari a 992.833,00 euro la cui copertura finanziaria è assicurata per 861.771,35 euro quale quota accantonata nel Rendiconto 2021, 37.750,37 euro quale quota accantonata nel redigendo Rendiconto 2022 ed 50.000,00 euro quale stanziamento 2023 come sopra riportato;

La previsione di spesa per la funzione scolastica è pari a 818.000,00 euro e comprende le spese per la manutenzione ordinaria delle strutture scolastiche per circa 440.500,00 euro, le spese per la ricezione alberghiera degli alunni dell’Istituto Professionale “De Cecco” per 228.000,00 euro ed infine le spese per il trasporto degli stessi alunni dal convitto alla sede scolastica per 130.000,00 euro; E’ opportuno precisare che per la funzione “scuole provinciali” sono stati previsti numerosi interventi di manutenzione straordinaria iscritti nel titolo II della spesa;

La previsione di spesa per la funzione viabilità è pari a 565.000,00 euro e comprende la spesa per la manutenzione ordinaria delle strade provinciali per 500.000,00 euro, e l’acquisto di beni e servizi per lo sgombero neve per 65.000,00 euro;

Non da ultimo occorre menzionare i fondi iscritti in bilancio tra cui si annoverano: il fondo di riserva per un importo di 120.000,00 euro e il fondo crediti di dubbia esigibilità per un importo pari a 719.581,39 euro: si ricorda che quest’ultimo è un fondo da iscrivere nella parte spesa del bilancio, al fine di scongiurare  l’accertamento di entrate future attraverso la costituzione di un vero e proprio fondo rischi diretto ad evitare l’utilizzo di entrate di dubbia e/o difficile esazione. L’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non può essere oggetto di impegno e genera pertanto un’economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata.

Il fondo passività contenzioso per un importo pari a 50.000,00 euro la cui costituzione è stata prevista in base al principio contabile applicato della contabilità finanziaria.

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