La sezione pescarese del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio, “questo assalto ai parchi pubblici in aree periferiche di Pescara rischia di provocare non pochi problemi alla comunità”.
Pescara – “Danni ambientali che possono scatenare disagio sociale, con cancellazione di luoghi di svago e azzeramento di servizi ecosistemici indispensabili in epoca di cambiamenti climatici“ è drastico il commento dell’associazione a seguito della proposta di delibera per la cessione di un terreno comunale per la realizzazio di una Casa di Comunità nell’area dove oggi sorge il parco “8 marzo.
“Dopo l’attacco al Parco di Via della Fornace Bizzarri, azione per ora scongiurata, adesso si vuole colpire il parco pubblico di Via 8 marzo in zona San Silvestro, un luogo di ritrovo e svago per famiglie e bambini.” commenta l’associazione, “Vogliamo ricordare all’Amministrazione Comunale di Pescara che i parchi urbani, grandi e piccoli, sono isole verdi all’interno di un contesto urbanistico cementificato. Essi rappreesentano dei baluardi contro l’isola di calore, fungono da spugne contro l’inquinamento atmosferico, in pratica producono già dei “servizi ecosistemici” che proteggono la salute dei cittadini”.
“In ogni città che mira a uno sviluppo sostenibile è fondamentale preservare i parchi esistenti. Non si può pensare di cancellare un parco, oltretutto in un’area a forte sviluppo urbanistico, senza scatenare ripercussioni ambientali che sociali sulla comunità. Prima di tutto, il Parco 8 marzo funge da luogo di svago e di gioco per bambini e famiglie, quindi ha un alto valore sociale di intrattenimento e di aggregazione, ricordando al Comune che anche questo è un servizio che viene svolto per la collettività.”
“Infine, vogliamo ricordare al Comune il valore ambientale dei parchi urbani per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. La temperatura dei parchi è molto più bassa in estate rispetto alle aree cementificate. Poi ci sono gli effetti benefici sulla salute psicofisica dei cittadini. Poi c’è l’incremento del valore degli immobili intorno a un’area verde. Tutto questo si chiama “miglioramento della qualità di vita” ed è un diritto imprescindibile per tutti i cittadini.”
“Il presidio ASL, indispensabile per la città, va certamente costruito ma in altra sede. Esso non deve intaccare o distruggere i servizi ambientali di un parco urbano. Le alternative si possono trovare. Lasciamo in pace e tuteliamo i parchi pescaresi.”