giovedì , 21 Novembre 2024

Pini al circolo canottieri: Italia Nostra e Archeoclub “Salviamoli!”

Il rendering del progetto di recupero e restauro del Circolo Canottieri di Pescara.

Pescara – Questa mattina, dopo aver ricevuto la notizia che alcuni operai stavano procedendo all’abbattimento dei pini esistenti intorno al fabbricato del Circolo Canottieri, la Sezione Italia Nostra “L. Gorgoni” di Pescara e la Sezione Archeoclub hanno subito inviato una PEC al Sindaco di Pescara, agli Assessori Comunali al Patrimonio e ai Lavori Pubblici, alla Soprintendenza ABAP Chieti-Pescara, al Gruppo Provinciale e alla Stazione locale dei Carabinieri Forestali, chiedendo il blocco immediato dei lavori.

L’intervento dei cittadini e delle cittadine ha bloccato provvisoriamente l’abbattimento. Infatti come rivelano le associazioni, esso si stava eseguendo addirittura in contrasto con le disposizioni del Comune stesso che vietano l’intervento nel periodo compreso tra marzo e luglio.
Ciò che è stato chiesto dalle associazioni con la PEC non è una semplice sospensione, bensì la rielaborazione progettuale che preveda espressamente una diversa soluzione per le aree esterne al Circolo Canottieri, tale da salvaguardare l’importante patrimonio arboreo esistente.

IL TESTO INTEGRALE DELLA PEC INVIATA

SALVIAMO GLI ALBERI DEI CANOTTIERI!
Apprendiamo che stanno abbattendo i pini esistenti intorno al fabbricato del circolo canottieri a Pescara.

SI RICHIEDE IL BLOCCO IMMEDIATO DEI LAVORI PER VALUTARE UNA DIVERSA SOLUZOIONE PER LE AREE ESTERNE CHE SALVAGUARDI IL PATRIMONIO ARBOREO ESISTENTE.
La sezione di Italia Nostra e l’Archeoclub di Pescara hanno accolto con favore la notizia del recupero dell’edificio sede del circolo canottieri “La Pescara” a cura della Soprintendenza ABAP Chieti- Pescara.  Certo si tratta di rimettere in valore un pezzo della città del’900 che in tante altre parti è minacciata. Importante sarà anche la possibilità di ripensare urbanisticamente l’intera zona coordinando l’intervento con quello già programmato per l’area Rampigna in cui, archeologia, storia ed affaccio della città sul fiume possano trovare risposta nel grande parco da estendere nel tempo all’intera area che fu della fortezza. 
Tuttavia dobbiamo esprimere fermo dissenso sulla sistemazione esterna così come progettata che prevede l’abbattimento del consistente gruppo di pini che si è formato tra l’edificio ed il fiume.
Si legge che l’abbattimento sarebbe finalizzato a restituire al fabbricato il rapporto col fiume secondo la situazione originaria.

Quei pini non vanno abbattuti invece per delle importanti ragioni:

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