«La sicurezza in città rappresenta una priorità assoluta: occorre quindi creare le migliori condizioni di sicurezza per scongiurare il ripetersi degli episodi di furto che si sono verificati negli ultimi tempi.
Montesilvano si sta trasformando, sull’onda degli ultimi episodi di furti e rapine, in una Suburra: Montesilvano è sotto scacco e gli ultimi obiettivi, in ordine di tempo, confermano un aumento progressivo di episodi di delinquenza e violenza urbana.
Ormai, Montesilvano è diventata una specie di “discountâ€, dove i ladri arrivano per depredare tutto quello che gli serve.
Questi episodi recenti si vanno a sommare ad una già precaria situazione generale della Città e del suo litorale, dove, tra l’altro, persiste anche un indecoroso fenomeno della prostituzione e dove esistono interi isolati trasformati in centrali criminose (si legga via Ariosto!).
Ma il Sindaco e l’Amministrazione cosa fanno per arginare questo fenomeno?
E’ presto detto… NIENTE!
Semplicemente si nascondono dietro la mancanza di fondi ed a stucchevoli statistiche per le quali tali fenomeni delinquenziali non rappresentano un’emergenza sociale!
La Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, nel riformare il Titolo V della Costituzione, è intervenuta in modo radicale su quasi tutti gli aspetti che riguardano l’esercizio delle funzioni amministrative, in particolar modo di quelli che riguardano le attribuzioni degli enti territoriali minori.
Il nuovo assetto delle pubbliche funzioni ha, peraltro, interessato anche la gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico a livello locale, soprattutto dopo le recenti modifiche legislative.
Infatti, nel solco segnato dalla riforma costituzionale richiamata – ed in particolar modo dalle disposizioni contenute nei commi I, II, III dell’art.118 Cost. – il cosiddetto “Pacchetto sicurezza†(art.6, d.l., 23 maggio 2008, n. 92) ha introdotto il nuovo concetto di “sicurezza urbanaâ€
Il Decreto Ministeriale del 5 agosto 2008 definiva il concetto di SICUREZZA URBANA come “un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa […] del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione socialeâ€.
Si tratta di una serie di attività, di natura preventiva e repressiva, da realizzare “[…] nell’ambito delle comunità locali […] †e dirette a contrastare sia problematiche di ordine pubblico locale legate alla vivibilità dei centri urbani ed al concreto esercizio dei diritti fondamentali dei cittadini, sia fenomeni criminosi che si sviluppano nell’ambito cittadino.
In questo contesto, brevemente delineato, il legislatore mira a prevenire e contrastare la cosiddetta. “microcriminalità urbana†ovvero quella cerchia di comportamenti illeciti che, interessando uno specifico contesto territoriale, possono compromettere tanto il godimento dei beni pubblici e privati,
che il libero esercizio dei diritti e la pacifica convivenza dei consociati
Si pensi agli illeciti riguardanti il c.d. degrado urbano, come il disturbo alle occupazioni e alla quiete delle persone (art.659 c.p.), i fenomeni di violenza legati all’abuso di bevande alcoliche, lo sfruttamento della prostituzione, lo spaccio di sostanze stupefacenti o le offese alla pubblica decenza. In tale contesto rientrano anche alcuni reati contro il patrimonio e la persona, come la turbativa nel possesso degli immobili (634 c.p.), l’usurpazione e l’invasione di edifici (631 e 633 c.p.), la violenza privata (610 c.p.), la violazione di domicilio (614 c.p.), il furto in abitazione (art.624 bis), il danneggiamento su beni pubblici, destinati al culto ovvero di interesse storico-artistico (635 c.p.).
I ripetuti e crescenti episodi di criminalità e vandalismo mettono in evidenza la necessità di incentivare e potenziare gli interventi volti ad aumentare la sicurezza nel nostro territorio comunale, non potendo ignorare il fatto che tra i cittadini montesilvanesi è cresciuta notevolmente la percezione di paura ed insicurezza.
Un problema così complesso come quello della sicurezza va affrontato utilizzando diversi strumenti, che da un lato vadano a promuovere la sicurezza urbana e dall’altro attenuino la percezione di insicurezza tra i cittadini, mediante interventi di tipo sia preventivo che repressivo.
La nostra denuncia vuole impegnare Sindaco e Giunta ad elaborare una serie di interventi coordinati tra loro sul tema della sicurezza, in grado di fornire risposte concrete ed efficaci che trovino priorità nell’azione di governo, quali l’adesione a progetti che favoriscono la comunicazione e la collaborazione tra cittadini, al fine di contrastare azioni criminose e di evitare che intraprendano iniziative personali talvolta pericolose, quali ronde o similari.
Non chiediamo al Sindaco Maragno di presentarsi in trasmissioni televisive agitando pericolosamente pistole e promettendo un bonus offerto dal Comune per l’acquisto da parte dei nostri concittadini di armi per uso di difesa, ma potrebbe essere una soluzione predisporre degli sgravi fiscali per le attività commerciali che aderiscano ad un progetto su base comunale per l’installazione di telecamere, potrebbe essere una soluzione che il Comune si faccia promotore con società assicurative per stipulare un’assicurazione per i privati per coprire le conseguenze di furti in casa e rapine a un costo accessibile a tutti (questa è un’iniziativa già promossa quest’anno dal Comune di Santa Maria di Sala, in collaborazione con il Comune di Martellago e l’Unione di Comuni, cui possono accedere tutti i privati cittadini al costo di € 25,00).
Il Gruppo Consiliare M5S chiede un impegno del Sindaco e della Giunta oltre che al potenziamento della videosorveglianza mediante nuovi sistemi ad infrarossi che siano in grado di registrare filmati chiaramente visibili anche nelle ore notturne, anche un coinvolgimento di cittadini nel controllo del territorio attraverso i quartieri.
In particolare Movimento Cinque Stelle chiede all’Amministrazione che venga avviato e coordinato nei quartieri di Montesilvano il progetto “CONTROLLO DEL VICINATOâ€, che prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area circostante la propria abitazione mediante una serie di piccole attenzioni che fanno da deterrente a chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti quali truffe, vandalismi ecc. è un progetto ben collaudato in America, Europa ed Italia, e vede coinvolte molte Amministrazioni comunali. Il tutto a costi pressocchè nulli per il Comune.
Questa attività è segnalata tramite la collocazione di appositi cartelli. Lo scopo è quello di comunicare a chiunque passi nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno dell’area.
Il Gruppo Consiliare M5S chiede un impegno del Sindaco e della Giunta affinchè si possa avviare un tavolo permanente per l’ordine e la sicurezza a cui possano sedere Comune con la Polizia Locale, Questura e Prefettura con le Forze dell’Ordine affinchè si individuano celermente ed efficacemente i rimedi per contrastare la criminalità e gli abusi.
Il Sindaco Maragno in campagna elettorale ripeteva i seguenti concetti, citiamo testualmente:
“Montesilvano ha bisogno di un controllo capillare del territorio: è necessario potenziare il numero di operatori delle Forze dell’Ordine presenti all’interno dei confini comunali.
L’Amministrazione deve agevolare l’attività degli agenti di Polizia realizzando nuove infrastrutture di prevenzione e controllo del territorio mettendo,inoltre, a disposizione le sue banche dati per la lotta contro il crimine.â€
Al Sindaco Maragno ripetiamo da tempo di far seguire i fatti alle parole…
Ci sono questioni legate alla maleducazione e all’inciviltà e altre che attengono invece alla sfera dei comportamenti criminosi (furti, violenze) che si è soliti definire di “microcriminalitàâ€. Non pensiamo che la criminalità sia mai “micro†per chi la subisce. Vorremmo che da tutto questo nostro impegno sulla Sicurezza a tutti (cittadini onesti e balordi, soprattutto per i secondi) arrivasse un messaggio chiaro: le nostre strade, le nostre piazze, i nostri borghi, i nostri quartieri non sono una terra di nessuno in cui chiunque può fare quello che vuole. I cittadini ci chiedono di difendere il loro diritto di rincasare tranquilla la sera, fare compere al mercato serenamente o di aprire un’attività economica senza per questo doversi sentire quotidianamente in prima linea. Hanno ragione, perché diritto alla sicurezza è un bene primario dei cittadini, e il requisito necessario alla vita serena e allo sviluppo di ogni comunità. E per questo non negoziabile».
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