In qualche contributo sul social blue viene evidenziato come per molti giorni di seguito in una scuola cittadina sia stata proposta pasta al sugo di pomodoro, e ora che è possibile controllare la distinta personale verificando quanti pasti siano stati consumati c’è chi lamenta discordanze nell’addebito con pasti assegnati anche durante le assenze con la conseguenza di un rimpallo tra le responsabilità presunte dei bidelli e quelle dell’ufficio P.I.
Una tra le mamme più determinate del movimento spontaneo che si è creato dopo le variazioni sui buoni pasto ha così commentato quello che sta avvenendo in questi giorni:
«Continuano i problemi per il servizio di refezione scolastica nelle scuole del Comune di Montesilvano. In particolare per i bimbi della scuola dell’infanzia.
Al malcontento per l’aumento delle tariffe, dei disservizi del nuovo sistema di registrazione delle presenze a mensa e alla triste scelta, da parte di molte famiglie, di non far frequentare il tempo pieno per evitare la spesa del pranzo, si aggiunge una cattiva qualità dei pasti.
Da mesi vari comitati di genitori hanno dato voce al loro malessere, -commenta la coordinatrice- attraverso social, articoli di giornale, proposte di delibere popolari, raccolta firme e tavole rotonde con sindaco, tecnici e assessori.
Pare che nessuna iniziativa sia servita a far rivedere le scelte fatte dalla giunta. Dalla prossima settimana, nei plessi di diverse scuole dell Infanzia, l’assessore Parlione incontrerà i genitori per chiarire le problematiche legate al sevizio di refezione scolastica .
Il 2 Novembre sarà a Villa Verrocchio, il 4 a Fonte D’olmo e probabilmente il 9 incontrerà i genitori in municipio. Queste potranno essere delle buone occasioni per migliorare diversi punti deboli del servizio mensa, nel rispetto della salute e della salvaguardia del diritto allo studio».