Pescara – «Alla luce delle 600 ore di carcere in totale per i 101 imputati nel processo eseguito a seguito dell’operazione antimafia denominata “Nebrodi” , la più vasta e imponente operazione sul versante dei fondi europei dell’agricoltura in mano alle mafie mai eseguita in Italia e all’estero e, di fronte alle oscure vicende accadute lo scorso anno relative alle 2 morti sospette degli allevatori abruzzesi di Ofena e Pizzoli; mi sono sentita in dovere di interrogare il Ministro Lollobrigida sulla sua conoscenza della problematica e sulle sue intenzioni di interventi nel merito.»
https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=19&id=1365981
A renderlo noto è la Senatrice Gabriella Di Girolamo, Capogruppo M5S Comm. VIII LL.PP. e Ambiente, sottolineando come il meccanismo utilizzato dalla cosiddetta “Mafia dei Pascoli” sia ormai accertato, aziende agricole fantasma che spesso non allevano e non producono alcunché o, nel migliore dei casi, hanno sempre gli stessi capi di bestiame spostati da una parte all’altra, distruggono di fatto l’economia agricola locale.
Milioni di fondi europei che dovrebbero andare a sostenere l’allevamento e la pastorizia, attività economiche di estrema rilevanza specialmente qui in Abruzzo, vanno nelle mani della criminalità organizzata.
«I rincari dei carburanti e delle materie di consumo, –aggiunge la Di Girolamo– stanno mettendo a dura prova la sopravvivenza delle tante attività legate alla pastorizia presenti nella nostra regione che, oggi più che mai, non possono fare a meno dei contributi economici comunitari, provenienti da Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura). Ritengo quindi sia necessario un intervento immediato da parte del Ministro, per garantire il regolare flusso contributivo e soprattutto per tutelare i tanti allevatori dalle intimidazioni che mettono a repentaglio la sicurezza di loro stessi, del loro bestiame e dei pascoli assegnatogli.»