Si tratta del sistema gestionale unico di monitoraggio, rendicontazione e controllo dei progetti
L’AQUILA – “Abbiamo deciso di dotarci del Regis, il modello gestionale unico, nato per il monitoraggio, la rendicontazione e il controllo delle misure e dei progetti finanziati dal Pnrr, avendo ricevuto dal Ministero delle Finanze l’assicurazione della piena interoperabilità con i sistemi regionali”.
Così il direttore della Presidenza, Emanuela Grimaldi, ha dichiarato al termine della videoconferenza – organizzata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Agenzia per la coesione territoriale – per presentare l’innovativo strumento che consentirà di avere, in tempo reale, tutte le informazioni relative ai progetti.
“Le funzionalità di questo nuovo sistema gestionale – spiega Emanuela Grimaldi – forniranno alla nostra amministrazione un supporto determinante per la gestione di tutti i programmi, non solo dunque quelli relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma anche i Pon, i Programmi operativi nazionali, i Por, i programmi operativi regionali, senza dimenticare il Psc, il Piano sviluppo e coesione. Il Regis, raccogliendo tutte le informazioni relative agli investimenti e interagendo con i sistemi e le banche dati istituzionali, costituirà una importante leva per rendere più efficiente la spesa e rafforzare la capacità amministrativa”.
All’incontro di questa mattina, collegandosi in modalità remota dagli uffici regionali di Pescara e L’Aquila, hanno preso parte i dirigenti e i funzionari dei servizi interessati alla programmazione nazionale ed europea, insieme all’Autorità di Gestione dei fondi Fesr-Fse, Carmine Cipollone.
“Il nostro obiettivo – sottolinea l’Adg – è quello di utilizzare, quanto prima, il Regis, per avere così una fotografia esatta e immediata dell’andamento dei progetti e della attuazione delle risorse, favorendo un allineamento conoscitivo ed evitando la sovrapposizione di finanziamenti”. Il ReGis conta, al momento, quasi trentamila utenti, la metà dei quali ha utilizzato i percorsi di formazione attivati dal Ministero. Oltre 180 mila i progetti già censiti, numero che, secondo i funzionari del Mef, è destinato a crescere rapidamente, una volta che il sistema sarà reso funzionale anche per i fondi Sie, i fondi strutturali di investimento europei. “Il nostro obiettivo – conclude Emanuela Grimaldi – è ora quello di predisporre un piano di lavoro per rendere operativo il Regis e attivare l’operabilità con i sistemi già esistenti”.
Un’occasione unica che, aggiunge Emanuela Murri, responsabile della programmazione nazionale, “va di pari passo con una più ampia strategia, tesa alla piena complementarietà dei fondi e delle diverse programmazioni”