Spoltore – Il Comune ha pubblicato l’avviso sugli interventi regionali per la vita indipendente: gli interessati sono tutti i residenti nell’ambito distrettuale sociale n.16 “Metropolitano” che ha come capofila Spoltore e comprende Brittoli, Cappelle Sul Tavo, Catignano, Cepagatti, Città Sant’Angelo, Civitaquana, Elice, Moscufo, Nocciano, Pianella, Rosciano. Le domande vanno presentate entro il 31 gennaio 2023.
“Come comune capofila dell’ambito” ricorda l’assessore alle politiche sociali Nada Di Giandomenico “abbiamo avuto la possibilità di verificare l’efficacia di questo intervento negli anni passati”. “La caratteristica importante di questo progetto” ricorda il sindaco Chiara Trulli “è che punta a creare l’opportunità di una vita normale, per quanto possibile, a persone affette da gravi disabilità. L’intervento consente inoltre alle loro famiglie di essere più libere dagli obblighi assistenziali, oltre che a sostenerli dal punto di vista economico”. In concreto il progetto consente di scegliere autonomamente un assistente personale, che può essere anche un familiare, regolarizzando il rapporto di lavoro nel rispetto delle forme contrattuali. E’ possibile poi scegliere anche altri aiuti, dal trasporto all’inserimento lavorativo.
La documentazione e la modulistica sono sul sito www.comune.spoltore.pe.it, oppure possono essere richiesti all’ufficio di segretariato sociale di qualsiasi comune che appartiene all’Ecad n.16. La domanda di “Progetto di Vita Indipendente”, annualità 2023, può essere presentata al Comune di Spoltore, all’ufficio protocollo del Comune di residenza oppure a mezzo PEC all’indirizzo protocollo@pec.comune.spoltore.pe.it. “Vita indipendente” riguarda esclusivamente persone di età superiore ai 18 anni e gravi situazioni di disabilità, come individuati dalle norme dedicate. Compiti del comune capofila sono anche vigilanza e controllo sull’attività svolta dall’operatore che usufruisce dei fondi: l’obiettivo è favorire l’assistenza personale autogestita, perché permette di vivere a casa propria e organizzare la vita come fanno le persone senza disabilità. Un’equipe multidisciplinare valuta i progetti e assegna i finanziamenti: gli utenti che vogliono presentare domanda devono compilare la modulistica e allegare certificazioni sul proprio stato di salute, un piano economico generale di spesa, attestazione ISEE socio sanitario in corso di validità o Dichiarazione Sostitutiva Unica. L’Indice della Situazione Economica Equivalente può essere al massimo 20.000 euro. Sono ammesse al finanziamento spese per la retribuzione dell’assistente, il versamento dei contributi previdenziali e assicurativi, eventuali spese di vitto e alloggio.