venerdì , 22 Novembre 2024

Penne, il Sindaco D’Alfonso: “Fronte unico in difesa del S. Massimo”

Il sindacodi Penne informa di aver chiesto la convocazione dell’incontro per informare il personale sanitario del tavolo che si è tenuto lo scorso 7 ottobre tra diversi sindaci di Comuni dell’area vestina e gli assessori regionali Paolucci e Sclocco, in cui si è discusso del ruolo del presidio pennese nel piano di riordino della rete ospedaliera in base agli standard qualitativi, quantitativi, strutturali e tecnologici fissati dal decreto 2 aprile 2015, n. 70.
In quell’occasione ricorda D’Alfonso era stata ipotizzata per il S. Massimo la classificazione di presidio di zona particolarmente disagiata con pronto soccorso H24, che era apparsa la più indicata per le condizioni geografiche ed orografiche e per la viabilità assai accidentata dell’entroterra vestino.
Classificazione che permetterebbe all’ospedale pennese di ottenere una deroga al citato decreto e di rimanere in vita appunto come presidio di base per zona particolarmente disagiata.
«Tale soluzione, che l’assessore Paolucci ha portato lo scorso 15 ottobre all’incontro svoltosi presso il Ministero della Sanità, -commenta D’Alfonso- è stata accolta favorevolmente da tutti i direttori delle unità operative del S. Massimo, che hanno condiviso il tipo di classificazione proposto dai sindaci dell’area vestina all’assessore Paolucci.
Ritengo che in una fase nevralgica per il futuro del nostro ospedale come quella che stiamo vivendo in questi giorni, sia necessario costituire un fronte comune tra amministrazioni comunali, forze politiche, organizzazioni sindacali, associazioni e personale medico e infermieristico, mettendo da parte sterili divisioni e dannosi allarmismi ed avendo come unico obiettivo la continuità dei servizi ospedalieri con mezzi e personale adeguati.
La comunione di intenti che è emersa nell’incontro di stamattina con i direttori e i responsabili delle unità operative del S. Massimo costituisce un esempio di come si debba fare rete su un tema di prioritaria importanza come quello del futuro del nostro presidio sanitari».

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