venerdì , 22 Novembre 2024

A Chieti undici detenuti superano l’esame finale della Scuola di Pizza

Si conclude il progetto della Casa circondariale e di Academy ForMe

Chieti – Favorire, attraverso la formazione, la crescita delle competenze dei detenuti e dare loro un futuro in termini di opportunità occupazionali. Questi gli obiettivi dell’iniziativa portata avanti da Academy ForMe e dalla Casa circondariale di Chieti, grazie alla quale undici detenuti hanno potuto frequentare il corso per pizzaiolo. Ieri pomeriggio, nella sede di Academy ForMe, si è tenuto l’esame finale, che ha consentito ai detenuti di ottenere la qualificazione professionale di pizzaiolo valida ai sensi del D.Lgs 13/13. 

All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, il direttore della Casa circondariale, Franco Pettinelli, il direttore di Academy ForMe e di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli, e il presidente dell’associazione artigiana, Camillo Saraullo. 

Il progetto, voluto dalla Casa circondariale, è stato organizzato e gestito da Academy ForMe, che ha erogato il corso, riconosciuto dalla Regione Abruzzo. Il tutto con il coinvolgimento dei partner che hanno contribuito alla realizzazione delle attività: Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, Caritas Diocesana di Chieti, Sacar srl e Triveri srl. Le lezioni, della durata di 370 ore, sono state sia teoriche sia pratiche. Le attività si sono svolte nei locali della Casa circondariale, mentre ForMe ha ospitato i detenuti per il tirocinio di 50 ore.

“Si tratta di un progetto davvero speciale e di cui siamo orgogliosi – afferma il direttore di Academy ForMe, Daniele Giangiulli – Vedere i detenuti superare l’esame finale è per noi motivo di grande soddisfazione. Il progetto formativo, promosso in collaborazione con la Casa circondariale, ha un’importantissima funzione sociale: un’adeguata formazione dei detenuti e, soprattutto, nuove opportunità per un futuro lavorativo. Vista la carenza di personale qualificato e specializzato su molti profili delle imprese artigiani, è possibile pensare che i detenuti troveranno collocazione nei settori in cui c’è più richiesta. Mi auguro che questo primo corso abbia consentito di porre le basi per un progetto che vada avanti nel tempo. Ringrazio la Casa circondariale e tutti i partner dell’iniziativa”.

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