venerdì , 22 Novembre 2024

Montesilvano, chiusura della delegazione comunale al colle: Il Consigliere Palumbo replica alla collega Di Costanzo “io il promotore”

Montesilvano – il Consigliere Danilo Palumbo (Lega Salvini) in una nota replica alla Consigliera Comunale del Partito Democratico di Montesilvano Romina Di Costanzo.
La Consigliera Dem aveva espresso rammarico circa la decisione dell’Amministrazione di voler chiudere la delegazione comunale di Montesilvano Colle, restituendo alla proprietà i locali. La decisione, secondo la Consigliera, cancellerebbe la memoria storica e culturale del luogo attivo dal 1926, privando gli anziani residenti del borgo di un punto di riferimento importante, rispetto all’erogazione di alcuni servizi.

“Sono stato io il promotore della chiusura dei locali comunali del Colle e la collega ha dimostrato con le sue accuse sconsiderate di non tenere conto dei tempi che stiamo vivendo, ma soprattutto di non conoscere le attività che si svolgevano – dice il consigliere Palumbo -. Da buon padre di famiglie e come consigliere comunale che ha sempre vissuto al Colle mi sono fatto portavoce della chiusura della delegazione comunale visto che il Comune spendeva circa 9mila euro l’anno per un ufficio costantemente chiuso e frequentato solo da pochi anziani durante il pomeriggio. Inoltre,  a causa del personale insufficiente i locali erano aperti solo due giorni a settimana, considerando che i servizi anagrafici ormai sono tutti informatizzati. In questo periodo storico in cui l’amministrazione comunale pensa a risparmiare denaro pubblico, la consigliera Di Costanzo si preoccupa dell’attività di una delegazione, la cui funzione negli ultimi anni è stata inesistente, e soprattutto costata al Comune 700 euro al mese, che sommate per dieci anni sono una bella cifra. L’archivio storico di cui parla la Di Costanzo, consistente in due armadi, si potrà conservare anche a Palazzo Baldoni.  C’è da dire che i residenti non andavano a fare più i certificati perché nemmeno l’incaricato comunale poteva rilasciarli, mentre, ripeto, gli anziani avevano scambiato la sede per un bar riscaldato dove fare cruciverbi a spese del Comune, quando esiste a trenta metri di distanza un centro anziani di proprietà comunale con diverse stanze e servizi igienici. Non ha senso spendere quei soldi, è solo uno sperpero di denaro pubblico, ma questo la collega Di Costanzo lo ignora, continuando a fare solo una becera demagogia”.

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