Montesilvano – Dopo il motociclista di Silvi morto all’incrocio di via Arno questa estate, in questi giorni un nuovo incidente fatale ha mietuto una nuova vittima sul lungomare di Montesilvano, una signora anziana è stata uccisa mentre era sulle strisce pedonali. A seguito di questo drammatico evento, interviene l’Architetto Giuseppe Di Giampietro presidente di Web strade, rimarcando i gap presenti e mai risolti della viabilità sulla riviera e cittadina e prospettando soluzioni.
Critiche dal presidente di Web strade, vengono mosse al sindaco De Martinis «…per non aver fatto nulla per la sicurezza sulle strade della città, se non fare installare semafori T-Red mangiasoldi sugli incroci più trafficati (non quelli più pericolosi) con 5 milioni di euro a bilancio. Né sono servite le poesie scritte sulle strisce pedonali degli ” attra-versi” fantasiosi di questa estate.»
Di Giampietro rimarca anche come la riviera di Montesilvano, nonostante sia stata ristretta nella sezione con la pista ciclabile che definisce ubicata “dentro un fosso” lato mare, sia diventata “la vera tangenziale di Pescara Nord”, con un traffico di oltre 20mila veicoli al giorno, pericoloso ed in conflitto con la funzione balneare, ricreativa, naturale della fascia spiaggia e pineta.
Secondo Di Giampietro a creare questa saturazione del traffico presente sul lungomare, è la mancanza della tangenziale Variante-SS16, un progetto fermo da decenni sulle colline di Montesilvano cimitero, “un’arteria che non si raccorda nemmeno con l’autostrada A14″.
«Per cui addirittura il lungomare è diventato il percorso scelto dalle linee Flixbus da Pescara verso il Nord. Il problema –spiega– è che nonostante 3 nuovi ponti sul Saline costati circa 20 milioni di euro, ora la Provincia di Pescara, presieduta dallo stesso sindaco di Montesilvano, vorrebbe collegare i ponti di Silvi e Montesilvano, non solo per le biciclette per la pista ciclabile Bike-to-Coast mancante a Città Sant’Angelo, ma anche con una nuova strada veicolare che unisca i ponti sul Piomba e sul Saline e colleghi i lungomare di Silvi e Montesilvano. È facile immaginare quale sarà la funzione del lungomare per il traffico tra Silvi e Pescara.»
Di Giampietro rimarca anche come Montesilvano sia l’unica città con oltre 50 mila abitanti che non ha un Piano urbano del traffico, «obbligatorio per legge da oltre 30 anni. Nonostante le denunce fatte alla Regione, al Ministero, al Prefetto di Pescara. E si continua con idee fantasiose ed estemporanee, ignorando un problema enorme, fatto di vittime, inquinamento ambientale, costi energetici, congestione, code e degrado urbano. Ma non facciamo solo denunce. Ci sono anche le soluzioni. Per prima cosa occorre redigere e concordare con gli altri comuni un Piano urbano della mobilità sostenibile, Pums, che affronti il problema della mobilità per tutte le compomnenti di traffico, trasporto pubblico, pedoni, biciclette, veicoli e sosta, e le sue implicazioni su sicurezza, ambiente, energia e qualità urbana. Il piano deve essere pubblico trasparente e partecipato. Va discusso con cittadini e portatori di interesse, perché occorrerà cambiare abitudini e stili di vita.
Per il lungomare occorrerà da subito trasformarlo in Zona 30, con una riduzione dei volumi e delle velocità, trasformando gli incroci con le principali trasversali in minirotarie con precedenza all’anello, per risolvere il problema delle svolte a sinistra e moderare il traffico. Esso va restituito progressivamente a pedoni e biciclette, con la realizzazione del boulevard Strada Parco per il trasporto pubblico metropolitano e le modalità sostenibili, associandolo ad una rete di itinerari a mare ortogonali, ciclopedonali, dalla collina al mare, protetti, qualificati e alberati, sul tracciato degli storici ex cavatoni di bonifica, che permetteranno una progressiva liberazione dal traffico veicolare dalla zona densa edificata a mare.»
Secondo Web Strade, a questo Occorrerà un piano particolareggiato Strada Parco che incentivi la trasformazione delle aree edificate laterali al tracciato dell’ex ferrovia, trasformandolo in un boulevard per la mobilità sostenibile (trasporto pubblico, pedoni e biciclette), risolvendo anche i problemi di accessibilità per pedoni e diversamente abili, «troppo spesso denunciati e irrisolti. Ma, probabilmente, dovremo cambiare sindaco, e aspettare la grande città di Nuova Pescara, per avere un piano integrato della mobilità sostenibile, della sicurezza stradale, della qualità ambientale, efficienza energetica e riqualificazione urbana. Speriamo che questo avvenga il prima possibile per la città e per i famigliari delle vittime della strada.» Conclude amaramente l’Architetto Di Giampietro.