giovedì , 21 Novembre 2024

Pescara, le associazioni animaliste sul nuovo canile “opera di facciata, non è intercomunale”

Pescara – «Pescara è l’unico comune d’Italia che ha ritenuto di poter realizzare un piano di “Fattibilità tecnico-economica” per la realizzazione di un canile, senza verificare la “Fattibilità” della sua realizzazione in un altro comune. Un’opera che prevede la spesa di oltre 10,000€ per ogni cane da ricoverare in una struttura che vuole far sorgere in un terreno di cui non ha neanche la proprietà».

È quanto lamentano Miranda Pomante di ENPA Pescara, Ylenia Sozio dell’associazione 9Vite Gatti Pescara e Gabriele Bettoschi di Tutela Diritti Animali che evidenziano come il terreno sia stato ricevuto in comodato d’uso per 60 anni. «Una soluzione che non consente al Comune di Pescara di avere nessuna certezza continuativa del possesso dell’area –spiegano– perché l’art. 1811 del Codice Civile prevede che in caso di morte del proprietario del terreno gli eredi possano esigere l’immediata restituzione del terreno. E nessuno può garantire, che ciò non possa avvenire. Cosa diversa sarebbe stata se fosse stata una donazione.»

Per le associazioni animaliste questo è un progetto, solo di facciata, che non risolve minimamente le esigenze del Comune di Pescara e tanto meno quello di Spoltore, «andrebbe a deprezzare il proprio territorio e a privarsi della possibilità di avere un proprio canile.»

Il progetto secondo le associazioni che nasce già inadeguato per le esigenze anche della sola Pescara. «È una struttura concepita per ospitare solo al massimo 60 cani, mentre Pescara, ha una media di 80 cani, con punte anche di 100. E’ una soluzione, talmente risicata, che non risolverà neanche l’obbligo che ha il comune di Pescara di avere un rifugio per gatti, così come previsto dalla L.R.47/2013. Un progetto che probabilmente, per come è stato concepito, consentirà al proprietario del terreno di realizzare molto probabilmente, negli altri ampi e ben più vasti appezzamenti di terreno, opere per proprie attività economiche per cani non certo randagi.»

Il progetto del novembre2018

Gli animalisti si chiedono per quale motivo il Comune di Pescara, ha accantonato il progetto portato avanti dall’allora Assessore Gianni Teodoro, che aveva inteso di realizzare un canile intercomunale per Pescara e Spoltore a Spoltore, nella frazione di Caprara. «In un terreno comunale –ricordano– di ben sei ettari di terra. Era stato concepito per essere non solo un canile ma anche un gattile, un’oasi felina, il canile sanitario e anche una infermeria veterinaria, con ampie zone per visitatori. Un progetto talmente valido e innovativo, almeno per l’Abruzzo, che la Asl subito ha realizzato completa e articolata relazione tecnica illustrativa, protoccolata sin dal 2 Novembre. Un progetto che anche Carlo Masci, appena insediato, aveva confermato in più occasioni la validità dell’iniziativa, anche con comunicato stampa del 27 giugno 2019.»

Secondo le associazioni ENPA, 9Vite Gatti e Tutela Diritti Animali questo progetto non potrà mai essere realizzato «in base all’art. 5 comma d) della LR 47/2013 il Comune può realizzare il canile solo e soltanto sul proprio territorio e non certo su quello di un altro comune. Ipotesi consentita solo se fosse intercomunale;
ci sono impedimenti tecnici urbanistici di non facile superamento perché il terreno non consente la realizzazione di un canile ma solo attività agricole;
il Piano Regolatore Generale del Comune di Spoltore non lo consente;
in base a quanto previsto dal D.M 5 Settembre 1994, i canili sono classificati come “industrie insalubri di I classe” in quanto produttori di cattivi odori, rumori e rifiuti solidi e liquidi e quindi, oltre al certificato sanitario occorre acquisire anche quello ambientale e vista la zona, probabilmente anche il certificato di compatibilità paesaggistica.» Concludono Miranda Pomante di ENPA Pescara, Ylenia Sozio dell’associazione 9Vite Gatti Pescara e Gabriele Bettoschi di Tutela Diritti Animali.

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