venerdì , 22 Novembre 2024

ALL’AQUILA IL CENTRO DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE COI FONDI DEL PNRR NEGLI ALLOGGI DEL PROGETTO C.A.S.E.

LA RIGENERAZIONE URBANA AL CENTRO DEL FESTIVAL “RISCOPRIRE L’EUROPA” CON L’ARCHISTAR FEMIA

L’Aquila, 12 ottobre 2022 – Sorgerà all’Aquila il Centro nazionale del servizio civile universale, finanziato con circa 60 milioni di euro del Fondo complementare del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che porta la firma dell’architetto di fama Alfonso Femia e sarà un modello di rigenerazione urbana perché andrà a riconvertire parte degli alloggi del Progetto C.a.s.e., nato nel 2009 per offrire un tetto agli sfollati del terremoto.

Il progetto è stato presentato oggi in occasione del seminario sulla riqualificazione e rigenerazione urbana, nell’ambito del ricco cartellone di eventi del Festival “Riscoprire l’Europa”, in un gremito Auditorium del Parco alla presenza, tra gli altri, degli studenti degli istituti superiori “Da Vinci-Colecchi” e “Amedeo d’Aosta” che avevano partecipato al pre-Festival rivolto proprio alle scuole, e dei rappresentanti degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti.

“Nella nostra città gli interventi di rigenerazione urbana devono potersi armonizzare con quelli della ricostruzione post sisma”, ha commentato il sindaco, Pierluigi Biondi. “Questa è la grande sfida che ci poniamo come amministrazione di un capoluogo di regione dal carattere unico, dove è in atto un processo evolutivo senza precedenti. Rigenerazione che passa anche per la riconversione del patrimonio edilizio del Progetto Case. Si pensi all’istituzione all’Aquila della sede del Centro nazionale del Servizio civile universale e del Centro di formazione territoriale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Il Progetto Case, nato per gli sfollati, oggi a disposizione degli allievi, diventa così elemento che qualifica la città. Questo ripensamento continuo ha bisogno della forza e delle idee di tutta la comunità, in particolare quelle dei giovani a cui giornate come questa sono dedicate. Si dice che un buon politico non pensa al mandato successivo, ma alla generazione successiva e noi ci stiamo provando”.

“Nuove generazioni, anniversari e memoria. In queste parole è racchiuso l’impegno della Struttura di missione per il Festival Riscoprire l’Europa definito per commemorare e, al tempo stesso, celebrare un evento sì luttuoso ma dal quale L’Aquila vuole e deve proiettarsi in avanti, nel futuro, in un processo di rigenerazione e riqualificazione urbana. Una vera e propria rinascita. Alle ragazze e ai ragazzi di oggi il compito di vivere la memoria disegnata sulle vie di questa Città e di questo territorio per riappropriarsi dei loro spazi, come luoghi di comunità e di connessione con le diverse generazioni”, ha commentato Paolo Vicchiarello, coordinatore della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei ministri.

“La rigenerazione, qui più che altrove, deve assolutamente mettere in atto, come primo fattore, la rigenerazione sociale ed economica, la dimensione della comunità”, ha rilevato Femia, “facendo in modo che la rigenerazione non sia semplicemente una riqualificazione di manufatti ed edifici ma soprattutto un intervento che riporti al centro la capacità di ricreare nei luoghi le relazioni intergenerazionali.

“Il progetto”, ha spiegato Femia illustrando l’intervento sul Progetto C.a.s.e., “nasce ripensando l’uso delle piastre dove oggi fortunatamente inizia a venire meno l’esigenza residenziale, con la possibilità di insediare una proiezione verso il futuro, coi luoghi che possono riacquisire un’identità collettiva, di servizio. L’intervento può diventare un progetto di paesaggio e di comunità. L’obiettivo è quello di introdurre una visione ampia su tutto il territorio, questo progetto può diventare significativo sia dal punto di vista metodologico sia per la sua capacità di evolvere nel tempo”.

“Bisogna combattere il consumo di suolo ed è un bene che il Pnrr abbia previsto risorse per la rigenerazione urbana” ha detto Guendalina Salimei, architetto di T-Studio, che nel 2010 ha partecipato alla XXII Biennale di Venezia con il progetto “E-picentro” che propone una riflessione critica sulle azioni promuovibili e realizzabili nel difficile periodo di transizione tra l’abbandono dell‘Aquila e la sua ricostruzione. “L’Italia è piena di aree ed edifici che possono essere riqualificati e rigenerati, c’è una enorme quantità di cubatura residua per cui si potrebbero fare case nelle case. Anche la politica dovrebbe occuparsene di più, anche perché anche la salute è legata al sistema delle città”.

Presentati da Daniele Coscarella, all’Auditorium del Parco sono intervenuti lo stesso Femia, a cui si devono opere significative di rigenerazione urbana in Francia e in Italia e numerosi interventi in diverse città europee, il sindaco Biondi, Paolo Vicchiarello e la Salimei, Salvatore Provenzano, titolare dell’Usra, Alejandra Alfaro Alfieri, coordinatrice di Retake, movimento spontaneo di cittadini, no-profit e apartitico, che promuove la bellezza, la vivibilità e la rigenerazione urbana, Giulia Monteleone di Poliferie, Associazione no-profit per la mobilità sociale, e Vienna Held, antropologa.

“Il Pnrr,  in linea con quanto programmato a livello europeo, si pone quale strumento di rilancio globale per l’economia dei territori ed in particolare, nell’ambito territoriale locale, agisce attraverso interventi di sistema sia in maniera diretta, attraverso la quota parte già destinata alle aree del terremoto del Centro Italia, sia attraverso uno strumento preciso – il Piano complementare al Pnrr per le aree del terremoto 2009 e 2016 – che andrà ad agire su azioni specifiche in grado di dare uno slancio aggiuntivo all’opera di ricostruzione ormai in atto”, ha illustrato Provenzano, che ha evidenziato le sub-misure A del Pnc incentrate sulla rigenerazione, “in particolar modo intesa come rifunzionalizzazione di edifici già esistenti”, ha spiegato Provenzano.

“In questo ambito si colloca l’intuizione della creazione del progetto per il Servizio civile universale”, ha aggiunto il titolare dell’Usra, che definito l’iniziativa una “straordinaria opportunità per valorizzare il Progetto C.a.s.e., al quale dare una destinazione d’uso ben distante da ‘alloggi temporanei in stato emergenziale’”.

Il Comune dell’Aquila e l’Usra sono i promotori del progetto del Centro nazionale del servizio civile universale come responsabili dell’intervento e stazione appaltante, la progettazione è affidata allo studio di Alfonso Femia, con sede a Parigi e Genova.

Si prevede che il Centro, a regime, accoglierà 2.500 volontari che saranno formati e svolgeranno attività di servizio alle comunità del territorio. L’oggetto del progetto è la valorizzazione del patrimonio attraverso interventi di recupero, riqualificazione, riconversione ed efficientamento energetico degli alloggi, con attenzione rivolta alla realizzazione di infrastrutture e servizi, nonché alla rigenerazione degli spazi aperti e all’arredo urbano delle aree circostanti ai complessi abitativi.

Sotto il profilo della pianificazione territoriale, l’intervento avrà carattere unitario ma sarà articolato con riferimento alle diverse località d’insediamento, si dovrà tenere conto delle esigenze legate alle funzioni necessarie alle molteplici attività (aule didattiche, mense, auditorium, centro elaborazione dati, sede istituzionale e di rappresentanza, palestra, ecc.).

Prima del convegno, il sindaco Biondi, insieme a Provenzano e a Vicchiarello, ha visitato la mostra fotografica “Sisma 6 aprile 2009 – Rinascere”, a cura dell’Usra, allestita nella cupola geodetica installata davanti all’Auditorium.

Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.riscoprireleuropa2022.it.

ALL’AQUILA IL CENTRO DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE COI FONDI DEL PNRR NEGLI ALLOGGI DEL PROGETTO C.A.S.E.

LA RIGENERAZIONE URBANA AL CENTRO DEL FESTIVAL “RISCOPRIRE L’EUROPA” CON L’ARCHISTAR FEMIA

L’Aquila, 12 ottobre 2022 – Sorgerà all’Aquila il Centro nazionale del servizio civile universale, finanziato con circa 60 milioni di euro del Fondo complementare del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che porta la firma dell’architetto di fama Alfonso Femia e sarà un modello di rigenerazione urbana perché andrà a riconvertire parte degli alloggi del Progetto C.a.s.e., nato nel 2009 per offrire un tetto agli sfollati del terremoto.

Il progetto è stato presentato oggi in occasione del seminario sulla riqualificazione e rigenerazione urbana, nell’ambito del ricco cartellone di eventi del Festival “Riscoprire l’Europa”, in un gremito Auditorium del Parco alla presenza, tra gli altri, degli studenti degli istituti superiori “Da Vinci-Colecchi” e “Amedeo d’Aosta” che avevano partecipato al pre-Festival rivolto proprio alle scuole, e dei rappresentanti degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti.

“Nella nostra città gli interventi di rigenerazione urbana devono potersi armonizzare con quelli della ricostruzione post sisma”, ha commentato il sindaco, Pierluigi Biondi. “Questa è la grande sfida che ci poniamo come amministrazione di un capoluogo di regione dal carattere unico, dove è in atto un processo evolutivo senza precedenti. Rigenerazione che passa anche per la riconversione del patrimonio edilizio del Progetto Case. Si pensi all’istituzione all’Aquila della sede del Centro nazionale del Servizio civile universale e del Centro di formazione territoriale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Il Progetto Case, nato per gli sfollati, oggi a disposizione degli allievi, diventa così elemento che qualifica la città. Questo ripensamento continuo ha bisogno della forza e delle idee di tutta la comunità, in particolare quelle dei giovani a cui giornate come questa sono dedicate. Si dice che un buon politico non pensa al mandato successivo, ma alla generazione successiva e noi ci stiamo provando”.

“Nuove generazioni, anniversari e memoria. In queste parole è racchiuso l’impegno della Struttura di missione per il Festival Riscoprire l’Europa definito per commemorare e, al tempo stesso, celebrare un evento sì luttuoso ma dal quale L’Aquila vuole e deve proiettarsi in avanti, nel futuro, in un processo di rigenerazione e riqualificazione urbana. Una vera e propria rinascita. Alle ragazze e ai ragazzi di oggi il compito di vivere la memoria disegnata sulle vie di questa Città e di questo territorio per riappropriarsi dei loro spazi, come luoghi di comunità e di connessione con le diverse generazioni”, ha commentato Paolo Vicchiarello, coordinatore della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei ministri.

“La rigenerazione, qui più che altrove, deve assolutamente mettere in atto, come primo fattore, la rigenerazione sociale ed economica, la dimensione della comunità”, ha rilevato Femia, “facendo in modo che la rigenerazione non sia semplicemente una riqualificazione di manufatti ed edifici ma soprattutto un intervento che riporti al centro la capacità di ricreare nei luoghi le relazioni intergenerazionali.

“Il progetto”, ha spiegato Femia illustrando l’intervento sul Progetto C.a.s.e., “nasce ripensando l’uso delle piastre dove oggi fortunatamente inizia a venire meno l’esigenza residenziale, con la possibilità di insediare una proiezione verso il futuro, coi luoghi che possono riacquisire un’identità collettiva, di servizio. L’intervento può diventare un progetto di paesaggio e di comunità. L’obiettivo è quello di introdurre una visione ampia su tutto il territorio, questo progetto può diventare significativo sia dal punto di vista metodologico sia per la sua capacità di evolvere nel tempo”.

“Bisogna combattere il consumo di suolo ed è un bene che il Pnrr abbia previsto risorse per la rigenerazione urbana” ha detto Guendalina Salimei, architetto di T-Studio, che nel 2010 ha partecipato alla XXII Biennale di Venezia con il progetto “E-picentro” che propone una riflessione critica sulle azioni promuovibili e realizzabili nel difficile periodo di transizione tra l’abbandono dell‘Aquila e la sua ricostruzione. “L’Italia è piena di aree ed edifici che possono essere riqualificati e rigenerati, c’è una enorme quantità di cubatura residua per cui si potrebbero fare case nelle case. Anche la politica dovrebbe occuparsene di più, anche perché anche la salute è legata al sistema delle città”.

Presentati da Daniele Coscarella, all’Auditorium del Parco sono intervenuti lo stesso Femia, a cui si devono opere significative di rigenerazione urbana in Francia e in Italia e numerosi interventi in diverse città europee, il sindaco Biondi, Paolo Vicchiarello e la Salimei, Salvatore Provenzano, titolare dell’Usra, Alejandra Alfaro Alfieri, coordinatrice di Retake, movimento spontaneo di cittadini, no-profit e apartitico, che promuove la bellezza, la vivibilità e la rigenerazione urbana, Giulia Monteleone di Poliferie, Associazione no-profit per la mobilità sociale, e Vienna Held, antropologa.

“Il Pnrr,  in linea con quanto programmato a livello europeo, si pone quale strumento di rilancio globale per l’economia dei territori ed in particolare, nell’ambito territoriale locale, agisce attraverso interventi di sistema sia in maniera diretta, attraverso la quota parte già destinata alle aree del terremoto del Centro Italia, sia attraverso uno strumento preciso – il Piano complementare al Pnrr per le aree del terremoto 2009 e 2016 – che andrà ad agire su azioni specifiche in grado di dare uno slancio aggiuntivo all’opera di ricostruzione ormai in atto”, ha illustrato Provenzano, che ha evidenziato le sub-misure A del Pnc incentrate sulla rigenerazione, “in particolar modo intesa come rifunzionalizzazione di edifici già esistenti”, ha spiegato Provenzano.

“In questo ambito si colloca l’intuizione della creazione del progetto per il Servizio civile universale”, ha aggiunto il titolare dell’Usra, che definito l’iniziativa una “straordinaria opportunità per valorizzare il Progetto C.a.s.e., al quale dare una destinazione d’uso ben distante da ‘alloggi temporanei in stato emergenziale’”.

Il Comune dell’Aquila e l’Usra sono i promotori del progetto del Centro nazionale del servizio civile universale come responsabili dell’intervento e stazione appaltante, la progettazione è affidata allo studio di Alfonso Femia, con sede a Parigi e Genova.

Si prevede che il Centro, a regime, accoglierà 2.500 volontari che saranno formati e svolgeranno attività di servizio alle comunità del territorio. L’oggetto del progetto è la valorizzazione del patrimonio attraverso interventi di recupero, riqualificazione, riconversione ed efficientamento energetico degli alloggi, con attenzione rivolta alla realizzazione di infrastrutture e servizi, nonché alla rigenerazione degli spazi aperti e all’arredo urbano delle aree circostanti ai complessi abitativi.

Sotto il profilo della pianificazione territoriale, l’intervento avrà carattere unitario ma sarà articolato con riferimento alle diverse località d’insediamento, si dovrà tenere conto delle esigenze legate alle funzioni necessarie alle molteplici attività (aule didattiche, mense, auditorium, centro elaborazione dati, sede istituzionale e di rappresentanza, palestra, ecc.).

Prima del convegno, il sindaco Biondi, insieme a Provenzano e a Vicchiarello, ha visitato la mostra fotografica “Sisma 6 aprile 2009 – Rinascere”, a cura dell’Usra, allestita nella cupola geodetica installata davanti all’Auditorium.

Il programma completo del Festival è disponibile sul sito www.riscoprireleuropa2022.it.

Guarda anche

Istituto Braga, approvato il progetto esecutivo per l’adeguamento sismico

Il Sindaco: “Si tratta di un intervento particolarmente importante, che si inserisce in più generale …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *