venerdì , 22 Novembre 2024

Penne: il Sindaco D’Alfonso: “Tutta l’area vestina si mobilita in difesa dell’Ospedale di Penne”

Situazione preoccupante quella del nosocomio intorno al quale fa sapere D’Alfonso circolano notizie preoccupanti che vanno ad aggiungersi a quelle già risapute e assai gravi, tra cui la chiusura del punto nascita «nei confronti della quale io e gli altri amministratori dell’entroterra vestino abbiamo manifesto la più ferma contrarietà con un documento inviato al Presidente D’Alfonso e firmato da ben sedici Sindaci».

Il sindaco di Penne spiega di aver chiesto all’Assessore Paolucci un incontro in tempi brevissimi per ottenere una risposta su tutte le questioni più urgenti che riguardano il S. Massimo.
«In primo luogo, chiediamo di sapere quale sia il ruolo dell’ospedale S. Massimo -commenta il Primo cittadino- nell’ambito del processo di riorganizzazione della rete ospedaliera a seguito della normativa introdotta dal decreto n. 70 del 2 aprile 2015 sulla definizione degli standard ospedalieri.
Più in particolare, chiediamo di sapere con assoluta certezza qual è il futuro del pronto soccorso, la cui eventuale chiusura in applicazione del citato decreto rappresenterebbe un colpo mortale per la salute e la sicurezza dei cittadini dell’intera area vestina (nel 2014 tale servizio ha fatto registrare circa 14.500 accessi, che rappresentano una prova significativa dell’importanza e dell’efficienza di quel servizio).
In secondo luogo, chiediamo l’immediata sospensione del provvedimento di chiusura del punto nascita, sulla base del fatto che l’attività per il trasporto in sicurezza materno-infantile non è stata ancora predisposta, con grave rischio per la salute delle partorienti e dei neonati.
In terzo luogo, chiediamo a che punto è l’iter di ristrutturazione dell’ospedale, che ha come intervento principale proprio la riqualificazione del pronto soccorso, il che renderebbe ancora più assurda e grottesca la sua eventuale chiusura.
Essendoci ormai assoluta certezza sul finanziamento dell’opera, chiediamo che i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza abbiano inizio prima possibile. Su questi temi e su altri non meno importanti ci attendiamo risposte chiare dall’Assessore Paolucci. Se non dovessimo ottenerle o risultassero penalizzanti per i nostri cittadini, siamo pronti ad assumere iniziative di protesta eclatanti, in difesa di quel diritto alla salute che l’art.32 della nostra Costituzione sancisce in modo netto e categorico».

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