D’Alonzo commenta come i costi di utilizzo non siano affatto quelli di cui parlano in consiglieri Rossi e Ruggero, ma variabili a seconda del giorno settimanale, della fascia oraria e della tipologia di Sala oggetto della richiesta.
Inoltre spiega nella nota,sono previste esenzioni e riduzioni, anche del 50%, secondo le modalità di cui all’art.31.
Il regolamento ricorda è stato trattato in commissione cultura per circa 2 mesi, durante i quali a suo dire «né il consigliere Rossi, addirittura Vice Presidente, tantomeno Ruggero, hanno mai sollevato alcuna obiezione sui suoi contenuti, tant’è che lo stesso è stato licenziato all’unanimità dei voti, e quindi anche della componente di minoranza consiliare, sia in quella sede che nel successivo consiglio comunale.
La ratio del provvedimento non ha alcuna connotazione politica ma, così come avviene in qualsiasi altro Ente Locale, solo l’opportunità di assicurare alle asfittiche casse dell’Ente un legittimo rientro, anche in minima parte, ed in un periodo di forte crisi congiunturale, dei costi di utilizzo di detti spazi (energia elettrica, riscaldamento, pulizia, personale di uscierato, ecc. ecc), sostenuti fino ad oggi dal Comune, e quindi dalla collettività».
LA QUERELLE IN ABRUZZO CIVICO A MONTESILVANO
Ruggero e D’Alonzo rivestono attualmente entrambi la carica di consiglieri comunali sotto lo stesso simbolo, la replica di D’Alonzo all’ex vicesindaco potrebbe apparire quantomeno bizzarra ma come si evince dalle dichiarazioni dello stesso ex assessore allo sport nasce da un malcontento e da una convivenza che col tempo si è fatta sempre più difficile.
«Le esternazioni dei suddetti consiglieri, affatto politiche ma del tutto demagogiche, per le ragioni già esposte -commenta D’alonzo- sono figlie di malcelati voli pindarici del consigliere Ruggero che, colpito da improvvise e napoleoniche mire espansionistiche dovute alla presa di coscienza che il raggio d’azione del suo Movimento politico di elezione, Montesilvano Democratica, non può che circoscriversi dentro i confini territoriali montesilvanesi, è confluito di recente in ”Abruzzo Civico”, che invece è degnamente rappresentato finanche in Regione, senza la benché minima consultazione politica preventiva con il sottoscritto, fino ad allora unico rappresentante consiliare del Partito e tuttora capogruppo, pienamente legittimato dall’ampio consenso popolare ricevuto durante l’ultima tornata elettorale, probabilmente per placare la sua atavica poltronite acuta che lo affligge ormai da un lustro;
Il Consigliere Ruggero, che quindi farebbe bene a parlare a solo titolo personale e non a nome di ”Abruzzo Civico”, di cui non ha minimamente contezza nemmeno delle linee politiche di intervento, spieghi alla Città, unitamente al suo compagno di merende Rossi, il silenzio assoluto in commissione cultura e l’improvvisa voglia di opposizione manifestata oggi sui giornali; spieghi alla Città il fatto che all’inizio di legislatura è stato nominato in quota Montesilvano Democratica nella commissione elettorale comunale mentre ora punta anche alla presidenza della commissione di garanzia in quota ”Abruzzo Civico”; spieghi soprattutto alla Città, e soprattutto ai tanti elettori del partito che mi onoro di rappresentare, qual è il fine che intende raggiungere utilizzando ”Abruzzo Civico” come mezzo;
Nella correttezza e onestà che hanno da sempre contraddistinto il mio mandato elettorale, invito il Consigliere Ruggero, d’ora in poi, a riflettere sulle proprie iniziative, visto che puntualmente si rivelano un boomerang deleterio per la sua (in)attività politica, evitando ad ”Abruzzo Civico” esposizioni mediatiche infelici, come quella in argomento, che non possono che nuocere alla sua immagine di partito di opposizione dell’attuale amministrazione, in relazione agli obiettivi di governo e non a quelli del tutto personali del Sig. Ruggero».