Chieti – «Anche ai locali commerciali della nostra città stanno arrivando bollette per le utenze (in primo luogo energia elettrica) per migliaia di euro. Importi del tutto insostenibili. Molti locali presto chiuderanno. Non si tratta di una ipotesi, ma di certezza. Non si può spendere più di quanto si guadagna. Ovviamente chiusura significa disoccupazione, depressione e fame.»
Il desolante quadro è tracciato da Gennaro Garofalo, Segretario del Circolo Sinistra Italiana di Chieti, che aggiunge «Siamo di fronte ad una enorme questione sociale, che inevitabilmente diventerà un problema di ordine pubblico. Negozi chiusi significa vetrine spente, città al buio, gente disperata per strada, tentata da piccoli reati. Molta disoccupazione provocherà disordini, problemi di sicurezza.
In Germania per far fronte al caro energia il Governo ha stanziato più di 200 miliardi.
In Italia, a fronte dell’enorme debito pubblico, più che nuovo debito dovremmo ridurre alcune spese.
Si smetta da subito di finanziare la guerra Ucraina, si riducano le spese militari buone solo per i mercanti di morte. Si vari una vera riforma fiscale che chieda il conto ai troppi che ogni anno evadono più di cento miliardi di tasse. E da subito si cerchino aiuti concreti per chi altrimenti chiuderebbe la propria attività.
Anche a livello locale, c’è ancora la possibilità di ridefinire gli sgravi sui tributi locali: TARI, passi carrai, addizionale comunale.
Il Governo cittadino le valuti con attenzione. Prima che sia troppo tardi.» Conclude Garofalo.