sabato , 23 Novembre 2024

Pescara, sentenza di condanna per l’aggressore omofobo

L’ARCI Pescara “una vittoria per i diritti di tutti”

Pescara – «Una buona notizia dagli uffici di giustizia pescaresi a chiusura della vicenda dell’aggressione di esplicita matrice fascista, squadrista e omofoba del 2017 ai danni di frequentatori del circolo Arci Scum di Pescara Vecchia. E’ arrivata questa mattina la sentenza del Tribunale di Pescara»

Così l’ARCI Pescara commenta la condanna alla pena di un anno di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali “con non menzione della pena sospesa, subordinata all’adempimento delle statuizioni civili della sentenza, con riferimento alle posizioni delle parti civili, nel termine di mesi 3 dal passato in giudicato della sentenza. Il condannato dovrà a risarcire le parti civili con 5000 euro a favore dell’aggredito e 500 a favore di Arci.” Il condannato dovrà rifondere alle parti civili le spese da loro sostenute per euro 3.420 per ciascuna parte civile.

Il condannato e con lui altri sodali ricorda l’ARCI «Aggredirono improvvisamente le vittime con calci e pugni – raccontava il provvedimento giudiziario del 2017 – con la motivazione di essere, essi aggressori, “fascisti e razzisti”, allusiva alla circostanza che l’aggredito si presentava quale frequentatore del Circolo Arci “Scumm”, all’esterno del quale campeggiava la scritta in inglese, dal seguente tenore: “Se sei razzista, sessista, omofobo non entrare”».

La condanna ha commentato l’ARCI pescarese costituisce una vittoria per l’intera società e per i diritti di ogni cittadino ed essere umano.

Acerbo (PRC) chiarissima la matrice fascista dell’aggressione

“Informato da amici delle persone aggredite feci immediatamente un comunicato individuando la “matrice” fascista dell’aggressione. Quando furono identificati i due partecipanti all’aggressione la matrice fu confermata dalle perquisizioni dato che avevano libri di Hitler e fascisterie varie.
D’altronde era impossibile negarla visto che la motivazione dichiarata dell’aggressione a freddo era stata la scritta contro razzismo e omofobia all’ingresso del circolo. Qualificandosi come ‘fascisti e razzisti‘ gli aggressori avevano mandato al pronto soccorso una persona con 20 giorni di prognosi. I due prima di dileguarsi fecero il saluto romano e inneggiarono al Duce.” Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, secondo il quale ora Sospiri e Marsilio dovrebbero scusarsi con gli abruzzesi.

Fina (PD) “Combattere sempre fascismo e intolleranza” 

“Oggi al momento della sua emissione ero al Palazzo di Giustizia di Pescara per portare la vicinanza del Partito Democratico abruzzese all’Arci e naturalmente alla persona che ne è stata vittima”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo. “Non si abbassi la guardia, nemmeno per un istante, il fascismo, l’omofobia, l’intolleranza in generale – prosegue Fina – vanno combattuti con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, da quelli civili e culturali fino a quelli giudiziari. La salute e la vitalità del nostro tessuto democratico si misurano anche dalla capacità di reagirvi, senza indugio”.

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