venerdì , 22 Novembre 2024

Chieti, nuove postazioni del 118: si parte

Le 8 postazioni saranno operative dal prossimo 1° ottobree saranno ubicate nei Comuni di Lama dei Peligni, Torricella Peligna, Villa Santa Maria, Celenza sul Trigno, Carunchio, Torrebruna, San Salvo e Castiglione Messer Marino.

“Ringrazio tutti, dallo staff agli amministratori – ha commentato l’assessore alla Programmazione Sanitaria della Provincia di Chieti, Silvio Paolucci – questo governo regionale ha inteso siglare un accordo con le comunità locali. C’è una riorganizzazione del sistema sanitario locale. In questi anni abbiamo inteso fare una razionalizzazione dei servizi. Noi cerchiamo una soluzione per elevare la qualità dell’offerta. Allo stato avanzato abbiamo voluto offrire un servizio di assistenza diagnostica adeguato. Riteniamo che nel momento in cui i medici salgano su questi mezzi, oltre ad offrire il servizio, sia anche di qualità. Oggi noi presentiamo l’introduzione di posti che saranno attivati il 1° ottobre nel momento in cui si attiva il sistema dei medici. Vogliamo verificare la qualità del servizio che andiamo ad erogare. Sono convinto che cambierà subito il volto della rete emergenza-urgenza di questa Asl perché ci sono più mezzi a disposizione. Per la prima volta nella regione Abruzzo abbiamo anticipato i tempi della diagnostica piena, ma vogliamo fare molto di più. Su queste adempienze permangono alcuni fattori di criticità come la tempestività che è di 22′, la vorremmo portare dai 18′ in giù. Il 1° ottobre si parte, c’è un bando, è partita la gara, è partita la gara per tutti i Comuni che ne fanno richiesta. Si vuole sottolineare che sulla rete di emergenza noi non scherziamo”.

Più mezzi, dunque, a elevata dotazione strumentale che permettono la stabilizzazione del paziente già a bordo, e ridotti tempi di percorrenza per dare ai residenti delle zone più disagiate più salute, e le stesse chances di salvezza in situazioni di emergenza dei cittadini che hanno la fortuna di vivere in luoghi meglio serviti. Al momento il modulo assistenziale prevede la presenza sul mezzo di un autista e un infermiere, mentre un medico sarà a bordo da gennaio, non appena sarà ultimato il corso di formazione destinato ai 35 operatori che la Asl Lanciano Vasto Chieti ha avviato.

“Questa mattinata indubbiamente per la Asl di Chieti rappresenta un momento molto importante – ha spiegato il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco – è un momento storico perché ce lo dicono i numeri. Fino ad oggi abbiamo 13 numeri del 118 dislocati sul territorio, dal 1° ottobre ce ne saranno altri 8. Abbiamo fatto una gara, i privati ci mettono a disposizione l’ambulanza, l’autista e l’infermiere. Stiamo parlando di ambulanza di tipo A, quindi con il maggior grado di assistenza al suo interno. I medici ci saranno in un secondo step. Non esiste una specializzazione di 118, quindi noi attiveremo delle procedure per formare i medici in questo senso in modo da inserire i medici formati all’interno dell’organico del 118. Laddove c’è la Regione che programma, c’è l’Azienda che esegue. Noi siamo fortunati ad avere un assessore che collabora con l’Azienda per cercare di dare le soluzioni”.

Si aggiunge così un tassello fondamentale al progetto di riqualificazione del sistema sanitario regionale che, in provincia di Chieti, con le 21 postazioni di 118 offre ai cittadini una sostanziale garanzia di salute. Ma c’è anche un altro significato, tutt’altro che secondario, nella strutturazione di questo sistema di soccorso, che restituisce dignità e diritti ai cittadini delle aree interne, i quali avranno parità di accesso ai servizi assistenziali grazie alla riduzione dei tempi di intervento dell’ambulanza. Qualche esempio per mettere meglio a fuoco gli effetti pratici delle nuove postazioni, che sono gli stessi, in termini di risparmio di tempo, per tutti i comuni ubicati nei territori circostanti: a oggi un cittadino colto da infarto o ictus deve attendere il mezzo di soccorso per 25 minuti se abita a Lama dei Peligni (a cui poi dovranno aggiungersi altri 45 per raggiungere l’ospedale di Lanciano (e 63 per arrivare a Chieti), 33 minuti se abita a Lettopalena, 41 a Colledimacine e 52 a Pizzoferrato. Tempi che, invece, con l’attivazione delle nuove postazioni, diventano 0 minuti per Lama, 10 per Lettopalena, 18 per Colledimacine e 20 per Pizzoferrato.

“Ringrazio l’assessore per la vicinanza verso le problematiche di emergenza-urgenza – ha affermato Antonio Caporrella, direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza Asl – l’acquisizione di questi nuovi punti ci fanno fare il salto di qualità, ci avviciniamo molto ad alcune regioni italiane. Sul campo vedremo cosa si può fare e cosa non si può fare, abbiamo avuto dei miglioramenti sotto il punto di vista tecnico. Il Pronto Soccorso sta avendo un’evoluzione in sintonia con il territorio per quanto riguarda l’emergenza. Abbiamo avuto un percorso in completa sicurezza. C’è un rapporto diretto con la centrale operativa e questa è una cosa positiva. Abbiamo creato dei medici per il soccorso ed una sede per gli infermieri, quindi si crea maggiore formazione. La provincia di Chieti è l’unica che fa teletrasmissione. Oltre alla tempestività c’è anche la terapia immediata sull’ammalato. Stiamo completando il percorso. Abbiamo raggiunto il livello delle regioni che nell’emergenza-urgenza rappresentano il meglio”.

Una realizzazione importante, dunque, per i centri dell’entroterra, la cui rilevanza è stata sottolineata anche dalla presenza nutrita di amministratori alla conferenza stampa di questa mattina, alla quale hanno preso parte i sindaci Antonino Amorosi, Lama dei Peligni; Tiziano Teti, Torricella Peligna; Pino Finamore, Villa Santa Maria; Andrea Venosini, Celenza sul Trigno; Gianfranco D’Isabella, Carunchio; Angela Lella, Torrebruna; gli assessori Enzo Fangio in rappresentanza del Comune di Castiglione Messer Marino e Maria Travaglini per San Salvo.

“Il compito più grande come amministratore era quello di andare a colmare questa insufficienza dell’emergenza-urgenza – ha detto il vicepresidente della Provincia di Chieti, Antonio Tamburrino – che va dal Trigno al Medio Sangroall’Aventino, dalla cartina si vede come noi eravamo scoperti. L’intervallo che intercorre tra la chiamata e l’arrivo del mezzo è di 46′, il più alto anche delle aree interne, più del doppio. Si dà una risposta anche ai posti letto che mancavano. Adesso ci aspettiamo che aumenti la diagnostica specialistica nei nostri laboratori. Ora dobbiamo aumentare il livello del servizio e possiamo dimostrare che si può lavorare meglio. Penso che questo sia il primo tassello ed è il più importante”.

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