Montesilvano – “Bene che finalmente si inizi a diffondere qualche ambizione nella nostra città per dotarla di infrastrutture adeguate dal punto di vista della mobilità o del distretto sanitario di prossimità. Tuttavia è necessario capire che per intercettare nel modo migliore e più funzionale possibile i cospicui fondi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in vista della nascita della Nuova Pescara, è necessario assumere un orientamento univoco e concepire scelte strategiche in maniera concertata tra i tre comuni, abbandonando i campanilismi senza visione e senza alcun senso del futuro.”
È quanto affermano i consiglieri comunali del PD, Enzo Fidanza, Romina Di Costanzo e Antonio Saccone, insieme ai consiglieri del M5S, Gabriele Straccini e Giovanni Bucci che aggiungono: ”Lo ha finalmente compreso il Sindaco Di Lorito, che nel proporre la centrale unica di committenza intende superare i paletti attualmente in vigore per i Comuni non capoluogo di Provincia. A Montesilvano, lo avevamo proposto già due anni fa, all’inizio di insediamento della nostra consiliatura, quando anziché perseverare con il percorso di una centrale unica di committenza dei comuni vestini, avevamo proposto che la stessa si implementasse invece tra i tre comuni interessati alla fusione.”
Secondo le opposizioni montesilvanesi per evitare controproducenti sovrapposizioni con progetti che attingono allo stesso fondo con il risultato di creare inutili duplicati sui tre Comuni, sarebbe opportuno iniziare a lavorare in maniera condivisa e partecipata, investendo sin da subito le commissioni tematiche competenti della Nuova Pescara, oppure istituire una commissione intercomunale ad hoc che si occupi di progetti relativi agli obiettivi previsti PNRR nell’ottica dello scenario futuro che immaginiamo per la Nuova Pescara.
“Si tratta di un’occasione unica e irripetibile, –aggiungono Dem e pentastellati– che va prontamente colta: senza dubbio saranno premiate le progettualità estese a più territori e nel contempo getteremo solide basi al futuro processo di fusione.
Bene coinvolgere l’Università per le sue competenze specifiche, tuttavia è necessario che le scelte siano condivise dai tre Comuni, in vista dell’affermazione di una futura città multipolare che si misuri con l’ampio territorio metropolitano, abbandonando l’attuale visione pescarocentrica o le resistenze di conservazione. Spetterebbe a Montesilvano e Spoltore, come contropartita verso la perdita di autonomie consolidate, rivendicare per i propri territori la disponibilità a progetti che al momento investono solo la città capoluogo.
Deve essere chiaro a tutti gli attori che questo processo è irreversibile: approfittiamo delle opportunità finanziarie date dal PNRR e cerchiamo di trarre il maggior vantaggio per tutti i territori per costruire un’unica città che sia davvero Nuova.”