venerdì , 22 Novembre 2024

Strada Parco, i greenway “aberrazioni nel nullaosta ministeriale”

Pescara “Nel nullaosta ministeriale del 15 marzo 2021, si legge: “Quali interventi infrastrutturali, si è previsto l’abbassamento di tutte le banchine di fermata lungo la Strada Parco, dai cm 25 attuali (in realtà 30 cm), ai cm 15 previsti per i marciapiedi da Codice della Strada: le banchine di fermata erano state realizzate tutte da cm 25 (30), altezza adeguata all’incarrozzamento a raso degli utenti sul veicolo filoviario inizialmente previsto e non più fornito a seguito del fallimento della ditta produttrice; il veicolo attuale, non più “guidato” nella sua traiettoria come il precedente, non garantisce più un affiancamento di precisione al bordo banchina e pertanto l’altezza di cm 25 (30), risulta a maggior rischio di infortunio per l’utenza a causa della maggiore (e peraltro variabile) distanza orizzontale che ci sarebbe tra il bordo banchina e il bordo del pianale di ingresso al veicolo”.

È quanto fa notare Ivano Angiolelli presidente del comitato Strada Parco Bene Comune che aggiunge «Un’aberrazione: in tal modo, infatti, il Comitato tecnico permanente per la Sicurezza ha creato una condizione di grave pericolo per l’utenza in salita e in discesa dal filobus (anche quella normodotata), a causa del dislivello di 19 cm che si viene a determinare tra l’altezza di 15 cm della banchina e quella di 34 cm del pianale del filobus Van Hool Exqui.City18T. Il che testimonia paradossalmente come, in ambito ministeriale, emerga la volontà di acquistare sei vettori alla modica spesa di 10,380 milioni di Euro, che non potranno mai circolare sulla Strada Parco di Pescara nelle necessarie condizioni di sicurezza di esercizio e regolare instradamento dei vettori sulle corsie striminzite della Strada Parco, vantate dal “Comitato tecnico permanente” nel Voto n.121 del 3 novembre 2020. Il tutto, nel silenzio incomprensibile degli Organi di rigore e controllo al cospetto del pessimo impiego del denaro pubblico elargito dalla Legge 211/92.  Che va avanti impunemente dal lontano 2007, a seguito della sottoscrizione del contratto di fornitura e montaggio di un Sistema TPL elettrificato tra Pescara e Montesilvano, da adibire al trasporto rapido di massa a guida magnetica vincolata e a tecnologia innovativa. Quando mai?» Conclude nella nota Angiolelli


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