Un testo fortemente
contestato dalle diverse sigle dell’area dell’autoriparazione, soprattutto in ragione delle
pesanti limitazioni subite tanto dagli automobilisti, in tema di responsabilità civile auto, che
dalle piccole imprese di riparazione, costrette a subire i diktat delle compagnie di
assicurazione.
Nel merito, la Commissione ha chiesto la soppressione delle disposizioni che
prevedono la rinuncia alla cessione del credito, il risarcimento in forma specifica solo presso
le officine convenzionate o il risarcimento ‘per equivalente’, per le quali il consumatore
perderebbe il diritto al risarcimento integrale del danno.
La presa di posizione dei parlamentari è stata salutata con grande soddisfazione da Cna
Autoriparazione, che apprezza la piena sintonia tra le valutazioni espresse in più occasioni
dalle associazioni del mondo dell’autoriparazione, che nel mesi scorsi hanno portato a una
forte mobilitazione della categoria, tanto a livello nazionale che nelle diverse regioni italiane.
In particolare – come ricorda una nota nazionale della Cna – il parere della commissione
Giustizia di Montecitorio «sottolinea la grave limitazione delle facoltà contrattuali degli
assicurati a tutto vantaggio delle assicurazioni, senza peraltro adeguata giustificazione sotto il
profilo dell’efficacia del contenimento del fenomeno delle frodi assicurative.
E quanto al
risarcimento in forma specifica presso le carrozzerie convenzionate, di fatto viene attribuito
alle assicurazioni il potere di decidere le condizioni di mercato dell’autoriparazione, con una
prevedibile riduzione degli standard qualitativi e di sicurezza».