Il Piano di Emergenza Comunale di Montesilvano prende in considerazione i rischi del territorio, distinguendoli in idrogeologici, sismici, di incendi boschivi e legati a neve o valanghe. Nel piano viene fornito un vero e proprio vademecum sulle modalità di intervento per ogni singola situazione, indicando i soggetti che dovranno essere coinvolti in base allo scenario che si presenta.
In esse sono contenute le procedure di intervento da attuare in caso di eventi emergenziali, stilate sulla base delle Linee Guida per i Piani Comunali ed intercomunali di emergenza della Regione Abruzzo.
«Nel territorio – spiega De Martinis – sono stati individuati 36 edifici strategici, ossia delle strutture ricettive che verranno messe in funzione in caso di necessità. Si tratta del Municipio, in quanto sede del Coc, il centro operativo comunale, scuole, impianti sportivi e il Palacongressi.
Ad essi si aggiungono 24 aree di attesa tra piazze e parcheggi, due di accoglienza, ossia gli stadi Speziale e Mastrangelo, e due di ammassamento, ovvero il giardino di via Gramsci e il parcheggio del Cormorano lungo corso Umberto. Tutti questi luoghi sono stati individuati tenendo conto della facilità di accesso e della loro localizzazione, così da coprire l’intero territorio della città».
Nel Piano sono indicati anche i 10 responsabili delle funzioni di supporto, individuati con delibera di Giunta dello scorso marzo, nei dirigenti comunali. Nello specifico le funzioni sono: tecnico scientifica-pianificazione; sanità, assistenza sociale e veterinaria; volontariato; materiale e mezzi; servizi essenziali; censimento danni a persone e cose; strutture operative locali e viabilità; comunicazione; assistenza alla popolazione e attività scolastica; amministrativa.