Pescara – Il punto di partenza sarà una documentazione grafica e fotografica dell’esistente, una ricognizione dello stato di conservazione dell’opera; poi il restauro di “Genova” primo degli otto pannelli “La Vera Cabala del Lotto” che decorano la scala del museo Cascella, potrà iniziare. E sarà, almeno in parte, un restauro condiviso. E sotto più aspetti. Innanzitutto perché sarà possibile effettuare il lavoro grazie alla donazione liberale dell’imprenditore Luigi Di Fabio. Accanto all’intervento economico di Di Fabio c’è anche quello dell’Inner Wheel, un club service che ha già arricchito il Museo delle Genti d’Abruzzo con una collezione di bambole dal mondo.
La condivisione più importante, però, è quella con il pubblico: una consistente parte del recupero, infatti, sarà effettuata in pubblico nell’ambito del “Sabato del restauro”. Piccoli gruppi di persone, massimo sette, potranno seguire l’esecuzione dei lavori ed interagire con la restauratrice, Chiara Russo che, sabato e domenica scorsi, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, ha presentato il progetto. Che si concretizza in un anno speciale, quello del centenario della nascita di Pietro Cascella, che ha dipinto i pannelli decorativi della scala.
Cinque in tutto gli appuntamenti previsti: due nel mese di ottobre (sabato 9 e sabato 23), due nel mese di novembre (il 6 e il 27) e uno, conclusivo, in dicembre (il 4).
Gli eventi sono articolati in turni mattutini (10,30 e 12,30) e pomeridiani (17-19) con la possibilità di prevedere due piccoli gruppi per un’esperienza che durerà circa un’ora e che prevede anche un focus sulla figura di Pietro Cascella e sulle sue opere esposte all’interno del museo.
“A fine lavori – spiega la restauratrice Chiara Russo – verrà dedicato un incontro di presentazione finale dell’opera restaurata con spiegazione riassuntiva degli interventi fatti e proiezione della documentazione relativa alle varie fasi del restauro”.
“Genova” è il pannello maggiormente compromesso dal passare del tempo e dall’attacco di insetti che ha lasciato piccoli fori sulla superficie. Mancano numerosi pezzi e i chiodi risultano ossidati: è dunque necessario un importante intervento di recupero”.
“Per noi è un sogno che si avvera – afferma la direttrice della Fondazione Genti d’Abruzzo, Letizia Lizza – perché questo progetto non ha soltanto una sua valenza storica e culturale, ma è un esempio sociale di intervento, sostenuto com’è interamente da un privato e da un’associazione. Il Museo Cascella e il Museo delle Genti d’Abruzzo sono un patrimonio dell’Abruzzo e della città di Pescara, un patrimonio che come tutto ciò che subisce il passare del tempo ha bisogno di essere curato, ha bisogno di attenzione”.
Il restauro è inserito in un contesto di visite ed eventi con cui si vuole valorizzare questo sistema di tesori custodito all’interno dei musei: “Il nostro – ricorda il presidente della Fondazione, Emilio Della Cagna – è stato ed è un impegno costante per la conservazione e la divulgazione dei beni e delle tradizioni che rappresentano la storia e la crescita del territorio abruzzese, un impegno che ha bisogno di essere supportato e sostenuto, dalle istituzioni e dai cittadini”.