L’altracittà – Montesilvano descrive come gli attraversamenti pedonali siano quasi invisibili e delle zebre rimangano solo delle tracce sbiadite, numerose volte gli attraversamenti, sono totalmente sprovvisti degli scivoli, per non parlare di diversi attraversamenti che terminano addirittura all’interno degli incroci: insomma per i pedoni è davvero un percorso ad ostacoli è l’insicurezza predomina.
Partendo dalla Farmacia Comunale commenta il coordinatore Corrado Di Sante si nota subito che nell’attraversamento antistante, da entrambi i lati mancano gli scivoli, e poi subito dopo nell’intersezione con Via Portogallo le strisce sono davvero invisibili.
Dopo poche decine di metri e nonostante l’imponenza della segnaletica verticale dell’attraversamento mancano gli scivoli, subito dopo, difronte al Palacongressi, un altro attraversamento dotato di semaforo spento, ma anche qui mancano gli scivoli.
«La prima chicca davvero speciale la incontriamo all’altezza di Via Verga -spiega il coordinatore-dove addirittura le strisce pedonali terminano dentro l’incrocio, sarà un caso isolato? Purtroppo no la stessa cosa si ripete difronte lo stabilimento Voglia di Mare dove le strisce terminano dentro Via Taro.
Tra il Teatro del Mare e Corso Strasburgo accade davvero di tutto, l’attraversamento all’altezza di Via Ungheria è a dir poco sdrucciolevole, manca lo scivolo lato mare e il passaggio attraverso banchina della pista ciclabile è davvero stretto. Corso Strasburgo, il “mezzo†corso “gioiello†della città ha un bel gradone e lo scivolo sul lato sud è fuori asse rispetto a quello lato nord. Per il pedone che volesse continuare la sua passeggiata arriva la ciliegina, il marciapiede termina nel distributore Agip e così inizia lo slalom tra le auto in coda per il rifornimento, perché non c’è marciapiede.
Su Viale Europa le strisce pedonali raddoppiano restando ugualmente poco percettibili ma correttamente poste prima della linea di arresto e della scritta “STOPâ€, come previsto dalla FIG II.435 del comma 3 dell’articolo 145 del regolamento di esecuzione del codice della strada,. Dall’altra parte le strisce pedonali a ridosso di Via Aldo Moro agli incroci con Via Isonzo, Via Taro, Via Adige, Via Arno e Via Livenza oltre ad essere ormai invisibili, sono poste tutte dopo la linea di arresto in palese violazione del codice della strada, e senza opportuni sistemi di protezione per i pedoni. A Montesilvano per l’amministrazione è anche difficile rispettare il codice della strada».
A nascondere l’attraversamento pedonale anche in i bidoni dell’immondizia, come accade all’altezza di Via Lucania.
Se quasi ogni stabilimento ha il proprio attraversamento pedonale, a Montesilvano scrive Di Sante «l’interesse particolare prevale sempre su quello collettivo, con relativo scivolo, , non capita lo stesso in prossimità delle spiagge libere, figlie di un dio minore, dove all’altezza di Via Trentino, tra Bagni Bruno e lo stabilimento Luna Rossa, nei presso degli ombrelloni dell’Hotel Nel Pineto, all’altezza di Fosso Mazzocco e di Via Livenza. o dal lato mare o dal lato monti e a volte in entrambi mancano gli scivoli.
Anche la rotatoria di Via Marinelli merita una menzione, nel mentre aumentano pali e paletti le strisce non sono più visibili sia a nord che a sud. In ultimo laddove insiste la segnaletica verticale a segnalare l’attraversamento pedonale capita più
volte che i cartelli siano rivolti parallelamente alla carreggiata, diventando così invisibili agli automobilisti, basterebbe orientali nel verso giusto».
L’altracittà criticando l’amministrazione Maragno commenta «da tempo naviga a vista, come le amministrazioni che l’hanno preceduta. Ancora una volta gli standard minimi per una città accogliente e vivibile per cittadini e turisti sono assai lontano.
È inutile fare appello alla ristrettezza delle casse, non è solo una questione di risorse, ma piuttosto di sciatteria e pressapochismo, mancanza di controlli e assenza di programmazione. E se poi i cavalli delle preferenze dell’attuale maggioranza sono i protagonisti delle giunte di ieri anche l’appello alle ristrettezze economiche non regge ed ha il sapore della beffa.
A volte basterebbe davvero poco per rendere più vivibile e sicura la città, basterebbe cominciare dalle strisce pedonali e dal rispetto del codice della strada. Purtroppo si continuano a rincorrere le grandi opere, ponti e porticcioli, e poi si perde di vista l’essenziale, salvo spargere lacrime di coccodrillo ad ogni tragedia annunciata.
Dopo la chiusura serale della riviera, che ci auguriamo non sia la solita iniziativa estemporanea ma frutto di una seria programmazione, l’amministrazione comunale provveda a mettere ordine e regolarità alle strisce pedonali sulla riviera».