L’Aquila – La Regione Abruzzo ha messo in campo anche quest’anno un grande apparato di uomini e mezzi, in piena sinergia tra tutte le Istituzioni, per garantire la sicurezza, l’incolumità e la tutela del patrimonio ambientale. La campagna AIB 2021 si protrarrà fino al 12 settembre, periodo di massima pericolosità per il rischio incendi. Lo scorso anno sono andati in fumo 1300 ettari sul territorio abruzzese, 900 solo a L’Aquila.
Il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Mauro Casinghini, ha illustrato la campagna in cifre che vede impegnate squadre aggiuntive dei Vigili del Fuoco, con lo straordinario apporto dei volontari: 76 mezzi regionali con moduli antincendio, 60 veicoli delle organizzazioni di volontariato, alcuni mezzi speciali, un elicottero regionale dedicato, 1200 operatori formati e dotati di DPI (dispositivi di protezione individuale).
Importante l’azione sinergica tra tutte le amministrazioni coinvolte nelle attività di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Promossa l’intensificazione dei controlli sul territorio da parte delle Forze dell’ordine e la definizione di specifiche procedure di comunicazione tra sale operative e struttura regionale dedicata.
“La Campagna – ha spiegato il direttore Casinghini rappresenta da anni un fenomeno che merita, anche all’interno della programmazione politica regionale, una assoluta priorità. Abbiamo rinnovato la collaborazione con Vigili del Fuoco e con i Carabinieri Forestale. È stata potenziata la formazione di alcuni coordinatori antincendio presso i parchi nazionali ed abbiamo stimolato gli enti locali ad una attenta sorveglianza del territorio. Inoltre sono stati chiamati a raccolta gli enti gestori delle infrastrutture viarie e ferroviarie per sollecitare tutti gli interventi di prevenzione necessari a contenere il fenomeno. Sono stati fatti incontri dedicati con le organizzazioni di volontariato AIB per rendere più efficace ed incisiva la lotta agli incendi. Ora è il momento dei cittadini: stiamo diffondendo due video –spot, prodotti in collaborazione con il Servizio Relazioni esterne e Comunicazione della giunta regionale, per un’azione di educazione e sensibilizzazione attraverso una capillare diffusione sul territorio”.
Il claim “Questa estate non mandare tutto in fumo” mira a fornire al cittadino alcune istruzioni: poche ma importanti informazioni che, se messe in pratica, possono aiutare a salvaguardare la vita delle persone ed i boschi abruzzesi. L’imperativo è quello di avvisare subito, all’insorgere dei primi segnali di fumo o fiamme, le autorità preposte allo spegnimento degli incendi boschivi. Quindi bisogna chiamare immediatamente il 115 oppure il numero verde della Sala Operativa regionale ?800 861016. Mai dare per scontata l’avvenuta segnalazione da parte di altri.
“Molti incendi – ha proseguito Casinghini – vengono appiccati anche involontariamente da persone che assumono comportamenti scorretti: fuochi non controllati, stoppie bruciate, mozziconi di sigarette accese gettati sul ciglio della strada. Attenzione anche ai fuochi pirotecnici. Gli incendi causati dalla mano dell’uomo, dolosi, lasciano una macchia indelebile sulla fedina penale e non solo sulla coscienza, sono puniti con una pena che varia da 4 a 10 anni”. “Macchie che scompaiono e macchie che restano sulla coscienza” infatti è il secondo claim che sintetizza un messaggio di sensibilizzazione con forza e particolare incisività.
Gli incendi boschivi, tuttavia, non sono solo di natura dolosa, ma una buona parte di essi è causata da comportamenti negligenti, soprattutto nel periodo di massima pericolosità, da gesti di gente comune, dovuti a cause di natura colposa, che mettono a serio rischio la salute dei boschi. Per inconsapevolezza, negligenza o scarsa informazione troppo spesso non si agisce nel modo corretto.