Chieti. È storia. Ed è bellissimo. L’Italia vince il W19 EHF Championship per la prima volta nella storia, battendo 27-25 (p.t. 10-11) la Lituania nella finale giocata oggi (domenica) nel Centro Tecnico Federale – “La Casa della Pallamano” di Chieti. Tra le sue mura, nel suo habitat, le azzurre realizzano un’impresa senza precedenti al femminile e che fa il bis col successo, nella manifestazione analoga, dell’Italia U18 maschile due anni fa a Tbilisi.
È l’apotesi al termine di un torneo giocato da assoluta protagonista, vincendo quattro partite su cinque – unica sconfitta ininfluente contro la Serbia –, mettendosi alle spalle nell’ordine Bulgaria e Turchia nel girone, ma soprattutto la Spagna in semifinale, prima volta di sempre a livello juniores, per poi completare l’opera contro la sorprendente Lituania, capace a sua volta nelle semifinali di eliminare le favoritissime serbe.
LA PARTITA. Sembra ripetitivo, ma la partita dell’Italia è l’ennesimo e calzante riassunto della crescita di questa squadra. E quindi capacità di soffrire, di incassare, di mettersi gli errori e le difficoltà iniziali alle spalle e, con grande carattere, di prendere la partita in pugno quando serve. Quando conta davvero. E allora niente paura in avvio, con le lituane abili nell’approfittare della foga iniziale delle ragazze italiane e nel portarsi con Petretyte sull’8-4 al 15’. Sarà anche il massimo vantaggio del match che l’Italia, non senza fatica, riuscirà a ridurre fino al 9-8 firmato Fabbo. Siamo lì. La Lituania avverte il fiato sul collo, soprattutto sul finale di tempo quando capitan Manojlovic – MVP del torneo – mette dentro la palla dell’11-10. Intervallo.
L’inizio di ripresa ha il sapore del tipico stallo messicano. Ci si osserva, timidamente qualcuna ci prova anche, ma per tre minuti non segna nessuno. L’Italia pareggia (11-11) con De Santis. Due squilli di Voskresenskaja tengono la Lituania avanti. Ma di misura, solo di misura. La girano le sorelle del gol: Fabbo e Manojlovic, autrici del 18-16 e di otto reti ciascuna. Al 38’ il nuovo pari firmato Mackonyte (19-19) fino allo strappo al 53’. Il pari di Ponti (22-22) apre la strada al mini-break di tre reti con cui l’Italia passa a condurre sul 24-22. Ancora Mackonyte per il -1. Serve una intuzione: vengono fuori due missili targati Giulia Fabbo. È il 26-23. È quasi fatta. L’uno-due lituano riduce il divario, ma non lo colma. La gioia è incontenibile: c’è scritto “Italia” nell’albo d’oro dell’EHF Championship. Sì, è tutto vero.
La gioia dell’allenatrice azzurra Ljljiana Ivaci a fine gara: “Abbiamo scritto il nostro nome nella storia. Siamo al settimo cielo. Chi ci ha seguito ha sicuramente sofferto con noi e visto quanto sia stato difficile arrivare al successo, perché quando i primi tiri della partita non vanno dentro tutto si fa più difficile, ma oggi, come per tutto il torneo, abbiamo avuto le forze mentali e fisiche per reagire. Giorno dopo giorno, partita dopo partita le ragazze sono cresciute. Hanno avuto degli alti e dei bassi, ma quando questi ultimi si sono palesati hanno sempre alzato la testa e girato la partita in proprio favore. È una cosa bellissima. È un risultato storico e usciamo da “La Casa della Pallamano” dorate. Siamo felicissime”.
ITALIA ALLE QUALIFICAZIONI MONDIALI U20. Raggiungendo la finale del W19 EHF Championship, Italia e Lituania hanno ottenuto il diritto di disputare, tra il 22 e il 28 novembre, le qualificazioni ai Campionati Mondiali U20. Coinvolte in questa fase anche le finaliste del Championship in Macedonia del Nord e le tre squadre piazzate al 14°, 15° e 16° posto degli EHF EURO U19 in corso di svolgimento.
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