Lo afferma la Cna Abruzzo, che
a pochi giorni dalla scadenza fissata dalla amministrazioni comunali per il pagamento
della tassa sui rifiuti, cita una recente risoluzione del Ministero dell’Economia, ripresa
dalle strutture nazionali della confederazione stessa, che ha chiarito alcuni dei punti
più controversi legati alla tassa sui rifiuti.
Una interpretazione – sostiene l’associazione
presieduta da Italo Lupo e diretta da Graziano Di Costanzo – che in pratica sancisce
l’impossibilità di tassare due volte le aziende che producono rifiuti speciali: una prima
volta per il conferimento (effettivo) dei loro materiali ad aziende specializzate; e una
seconda volta anche per quello che le aziende non fanno, ovvero lo smaltimento
attraverso i cassonetti dei Comuni.
La Cna – che nelle prossime ore invierà a tutti i primi cittadini abruzzesi una nota in tal
senso – “diffida†le amministrazioni comunali da procedere ugualmente alla
riscossione del tributo, magari sulla base di una «interpretazione della
interpretazione» targata Anci, l’associazione dei Comuni italiani.
A detta della
confederazione artigiana, che si dichiara «pronta anche a ricorrere alla magistratura
amministrativa per far valere le ragioni delle imprese che si vedessero richiedere la
tassa, i Comuni abruzzesi devono invece recepire nei propri regolamenti le indicazioni
del ministero, procedendo senza ulteriori indugi allo sgravio della tassa per le imprese
produttrici di rifiuti speciali».