venerdì , 22 Novembre 2024

Rinvio del Consiglio regionale, Mercante: “Comportamento inammissibile”

“Si tratta – ha spiegato Mercante – di un comportamento alquanto scorretto che lascia dubbi sulla trasparenza e bontà delle motivazioni che ne sono alla base.
Il Consiglio regionale, sin dall’inizio di questa Legislatura, è stato convocato sempre, salvo forse un’unica eccezione, nella giornata del martedì.
La convocazione istituzionale della seduta del Consiglio regionale di questa mattina, inoltre, è stata inviata lo scorso 9 giugno. È evidente, quindi, che sia il Presidente D’Alfonso, sia l’Assessore Pepe, avrebbero potuto, con la massima tranquillità, programmare diversamente i loro impegni e rispettare un appuntamento già preso, soprattutto considerando l’importanza dello stesso.
Ancor più grave è che il rinvio sia stato comunicato soltanto ieri sul tardo pomeriggio quando ormai tutto era pronto per lo svolgimento del Consiglio e sulla base di una richiesta del Presidente D’Alfonso inviata il giorno prima a distanza, cioè, di sole ventiquattr’ore dalla seduta consiliare.

Se si diffondesse una prassi siffatta – ha continuato Mercante – se ognuno di noi, all’ultimo minuto decidesse di non partecipare e programmasse la propria agenda a prescindere dalle sedute consiliari già prefissate, si finirebbe col rendere impossibile l’organizzazione di un Consiglio, paralizzando l’intera macchina amministrativa regionale.
Il Presidente e i due assessori, con il loro comportamento, hanno dimostrato di non avere il minimo rispetto non solo nei nostri confronti, ma soprattutto nei confronti dei cittadini abruzzesi che dalla Regione attendono da lungo tempo numerose risposte.
A maggior ragione in considerazione dell’importanza degli argomenti iscritti oggi all’ordine del giorno tra cui spicca, sicuramente, la proposta di ricorso al Tar, da noi presentata, per bloccare l’attività di ricerca di idrocarburi tramite air-gun lungo le coste abruzzesi.

Un atteggiamento veramente inaccettabile -commenta il consigliere pentastellato- quello di D’Alfonso, che, a voler pensar male, lascerebbe quasi immaginare che il Presidente abbia preferito sfuggire alle proprie responsabilità istituzionali alla luce, forse, dei più recenti avvenimenti di cronaca giudiziaria a Pescara o degli ultimi risultati elettorali.

Mi auguro – ha concluso Mercante – che episodi di questo genere non debbano più verificarsi. Dai massimi rappresentanti della Regione ci aspettiamo un atteggiamento di piena responsabilità e rispetto nei confronti delle Istituzioni e, soprattutto, dei cittadini che hanno affidato loro il compito di rappresentarli”.

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