Il portiere abruzzese difenderà ancora i pali della porta gialloverde. «Non credevo che avrei avuto un’altra possibilità a questi livelli, ma la scorsa stagione mi ha confermato che posso ancora dire la mia. Sono pronto per una nuova stagione»
Ortona. Primo tassello della Tombesi 2021/2022: a disposizione di mister Di Vittorio ci sarà ancora, tra i portieri, Dario Dell’Oso. L’estremo difensore, classe 1985, è tornato a vestire la maglia della Tombesi nello scorso mese di gennaio, dopo aver contribuito con le sue parate a portare i gialloverdi in A2, nella stagione 2017/2018. Dario ha in seguito militato per due stagioni in categorie inferiori, ma a Ortona ha subito dimostrato di non aver perso lo smalto di un tempo. Divenuto titolare in porta a stagione in corso, il suo contributo è stato fondamentale per dare sicurezza alla squadra e aiutarla a centrare il terzo posto finale in classifica. La sua espulsione, nella gara playoff persa contro il Cus Molise, è stata un finale amaro per una stagione comunque positiva e di rilancio a livello personale:
«Sì, abbiamo chiuso la stagione con un po’ di rammarico, perché puntavamo quanto meno a raggiungere il secondo turno dei playoff. Le cose non sono andate per il verso giusto, ma questo non cancella l’ottimo terzo posto conquistato e il bel girone di ritorno che abbiamo giocato. Come dissi già mesi fa, non mi aspettavo, dopo alcuni anni di assenza e alla mia età, che avrei avuto una nuova opportunità con la Tombesi e in un campionato di A2. Gli ultimi mesi mi hanno però dimostrato che posso ancora dire la mia a certi livelli, e anzi ripartendo quest’anno con la preparazione fin dall’estate e mantenendo quella continuità negli allenamenti che non ho avuto la scorsa stagione, a causa degli stop forzati causa covid, sono convinto che arriverò in condizioni migliori e potrò dare ancora di più».
Le parole del direttore Massimo Morena e del mister Daniele Di Vittorio non lasciano spazio a dubbi: sarà una Tombesi profondamente rinnovata e con tanti giovani, in cui tu sarai uno degli elementi più esperti. Sei pronto a ricoprire questo ruolo? Ti preoccupa l’idea di avere di fronte una squadra piena di giovani?
«Per tanti anni nella mia carriera ho avuto compagni più esperti di me che mi hanno fatto da guida, ora è arrivato il momento che lo svolga io quel ruolo, con i miei compagni più giovani, e la cosa non mi dispiace né mi spaventa. E poi, al di là del fatto che ci saranno anche altri elementi di esperienza e che tutti i giocatori avranno comunque alle loro spalle campionati importanti già disputati, giocare in una squadra giovane non è un problema, se quei giovani mostrano voglia, impegno, spirito di sacrificio e desiderio di crescere. Credo che dovremo essere pazienti con questa nuova Tombesi e prudenti nei giudizi, senza lasciarsi né esaltare nei momenti buoni, né deprimere in quelli meno buoni. Dal canto mio, punto come sempre a fare il meglio possibile, a stare bene e a portare la Tombesi nelle migliori posizioni. Sono pronto a una nuova stagione».