Pescara – questa mattina alle 6.30 circa, sono iniziati i tagli nella zona adiacente via Pantini, all’interno della Riserva Regionale Pineta dannunziana. Associazioni e cittadini da tempo avevano cercato di scongiurare gli abbattimenti con tutti i mezzi, un tam tam sui social aveva permesso di poter raccogliere migliaia di firme in poco tempo, ne era conseguito anche un dibattito serrato tra amministrazione e volontari, stamane però i denti delle motoseghe hanno annullato ogni speranza di salvezza per i giganti verdi.
«Il Sindaco ha dato il suo lasciapassare allo scempio che i cittadini e moltissime associazioni chiedevano di rivedere, fermarsi a ridiscutere un progetto vecchio di vent’anni che la burocrazia aveva trascinato fino ad oggi. Non sono bastate le migliaia di firme raccolte in poche settimane affinché si salvasse una fascia boscata di notevole pregio naturalistico ed ecosistemico, per giunta, dettaglio gravissimo, DENTRO la Riserva Regionale.» Hanno commentato le Associazioni: (Coordinamento “Salviamo Gli Alberi Di Pescara”)Italia Nostra Sezione “Lucia Gorgoni” Di Pescara – Archeoclub – Ecoistituto Abruzzo – La Galina Caminante – I Gufi – Mila Donnambiente – Le Majellane – Fiab – Oltre Il Gazebo No-Filovia – Pescarapuntozero – Comitato Strada Parco Bene Comune – Aiapp E Conalp.
«Il Dirigente dei Lavori pubblici del Comune che con gli esponenti delle associazioni e con i cittadini accorsi sul posto ha espressamente detto di non voler parlare – spiegano gli ambientalisti– in poche ore, assieme alla ditta incaricata, una ruspa e molte motoseghe, hanno buttato giù decine di grandi alberi, principalmente pini, querce e altre specie che nelle settimane scorse erano state segnalate da più fronti, come fondamentali per la ricchezza della Riserva stessa.
Quello che è avvenuto questa mattina ha dell’incredibile. In barba ai cittadini ma anche al comune buon senso. Un taglio feroce, ad occhi bendati, a cercare di finire tutto prima che la coscienza popolare si risvegliasse. Iniziato all’alba, è proseguito nonostante i cittadini avessero iniziato ad arrivare numerosi»
«A nulla sono servite le chiamate ai Carabinieri, alla Polizia. -Aggiungono le associazioni- Nessuno è arrivato prima delle 11.30, in un rimpallo di competenze che ci ha lasciati basiti. A supportare i cittadini e le associazioni la sola presenza di tre consiglieri 5 Stelle al Comune di Pescara.
Alle 11.30 gran parte del lavoro era stato fatto, di fretta e furia senza nemmeno le più comuni norme di sicurezza per i cantieri.
Ma soprattutto ignorando la Direttiva Habitat e la Legge 157/92 che vieta tagli in questo periodo, per “salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato”. Questo previsto per tutte le zone delle città, figuriamoci in una zona protetta come una RISERVA.
E’ stato questo un gesto di totale prevaricazione, preannunciato nelle scorse settimane da attacchi insensati e vili a personalità di spicco del mondo dell’associazionismo, servito a spostare l’attenzione sulla vera questione in corso: il taglio di una fascia boscata di grande pregio all’interno della Riserva Regionale. Hanno infranto le più elementari regole di democrazia, salvaguardia della salute dell’uomo, delle piante e degli animali, ignorando persino i CONFINI di tutela. Tutto sotto il controllo del Sindaco (ASSENTE) che ama(va) Pescara!» Concludono le associazioni del Coordinamento “Salviamo Gli Alberi Di Pescara.