venerdì , 22 Novembre 2024

Nuova Pescara: Movimento 5 Stelle, con la la mancata approvazione della legge 17/2014 persi ad oggi 11.445.000,00 euro

 

Si è svolta questa mattina presso la sala del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Pescara la conferenza stampa indetta per evidenziare la grave mancanza del Presidente D’Alfonso sull’approvazione della Legge 17/2014, presentata proprio dal M5S sulla Nuova Pescara.

«alcuni giorni fa abbiamo avviato una interlocuzione con il M5S, culminata con la decisione del partito di Grillo di sposare la causa della Grande Pescara.
Gli esponenti del M5S non solo si sono fatti carico della volontà uscita dalle urne e della necessità di garantirne il rispetto ma hanno anche colto gli enormi vantaggi in termini di ricaduta economica che la fusione dei Comuni comporterà per l’intera Regione Abruzzo. -scrive Di Carlo in una nota-
E’ grazie alla presa di posizione del M5S che sospendo lo sciopero della fame, invitando non solo le forze politiche ma anche i singoli esponenti ad affiancarci nella battaglia che condurrà alla realizzazione del nuovo Comune».

All’incontro di questa mattina erano presenti i deputati Gianluca Vacca ed Andrea Colletti, i consiglieri regionali Riccardo Mercante(primo firmatario della Proposta di Legge 17/2014 sulla Nuova Pescara)  e Domenico Pettinari, i consiglieri comunali di Montesilvano Paola Ballarini e Manuel Anelli, la consigliera comunale di Spoltore Giorgia Cipriani ed i padroni di casa Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo. Insieme a loro anche Daniele Angiolelli, ricercatore universitario tra i redattori del progetto.

«Ad oggi abbiamo perso, per questa mancata approvazione, più di 11.445.000,00 euro e la cifra sale ogni giorno, ogni ora” – spiegano i portavoce penta stellati. Non abbiamo più tempo e ne abbiamo perso troppo. Il comune di Pescara é ormai prossimo al dissesto, il Comune di Montesilvano sta avviando le procedure di Predissesto e Spoltore viaggia a vista con un bilancio che vede consistenti crediti inesigibili e molte difficoltà anche per la gestione ordinaria dell’ente” continuano gli eletti nelle file del Movimento Cinque Stelle.

 Nell’inerzia di tutti gli altri partiti, Il M5S già lo scorso Ottobre aveva presentato in Regione una proposta di legge (PdL 17/2014), per dar voce all’espressione popolare ottenuta dal referendum, ma il Presidente D’Alfonso e la sua Giunta continuano a rimanere immobili».

Il Movimento 5 stelle commentando come nel passato le amministrazioni avevano puntato esclusivamente su grandi opere, ma i tempi sono cambiati e la ricetta dei pentastellati è una riforma istituzionale che dicono fondamentale per lo sviluppo economico e sociale, per la qualità dei servizi ai cittadini e per la competitività strategica  di enti che faticano, a causa dei tagli dei trasferimenti dello Stato,  anche solo a garantirsi un’autonomia finanziaria.

I contributi straordinari concessi per 10 anni dallo Stato corrispondono, per ciascun anno, al 20% dei trasferimenti erogati nel 2010 ai tre Comuni.

Pescara otterrebbe circa 6.400.000,00 euro l’anno.

Montesilvano quasi 1.600.000,00 euro.

Spoltore circa 625.000,00 euro.

Un totale di più di 8.600.000,00 euro che la Nuova Pescara otterrebbe dallo Stato ogni anno, per un importo complessivo che in 10 anni supera gli 86 milioni di euro.  Cifre enormi che non si possono continuare ad ignorare e che i nostri territori attendono e pretendono.

«Alla luce di questo perché si cede sempre a soluzioni “facili” -si chiede il M5S pescarese- caricando gli enti di nuovi debiti che pesano sempre e solo sulle tasche dei cittadini, quando invece vi è una concreta possibilità di accedere ad una corsia preferenziale data dai finanziamenti straordinari, statali e regionali, previsti dalla fusione dei tre comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore?

Una domanda a cui nessuno dà una risposta.

A detta dei Grillini oltre ai contributi erogati da Stato e Regione, con la fusione si otterrebbe la razionalizzazione della macchina amministrativa «di cui tanto si parla ma che nessun Comune, da solo, è in grado di attuare. Riduzione degli organismi politici come Sindaci, Assessori, Consiglieri e membri dei consigli di amministrazione delle società municipalizzate; riduzione degli ordini tecnici e quindi di direttori, segretari generali e dirigenti. Diminuirebbero sensibilmente i costi legati alla gestione degli immobili e dei beni strumentali, il tutto per liberare risorse indispensabili per allentare la morsa della tassazione sui cittadini e migliorare le prestazioni dei servizi».

Per il M5S la Nuova Pescara potrebbe anche creare le condizioni per rendere il nostro sistema territoriale nuovamente competitivo, capace di attrarre investimenti pubblici e privati e candidare la nostra città a capitale della futura macro-regione adriatica.
A supporto della bontà della tesi il Movimento ha ricordato come anche il mondo delle imprese e del lavoro ha manifestato la stessa volontà: la Confindustria ha già unificato le sedi di Chieti e Pescara, le Camere di Commercio stanno facendo altrettanto, l’Associazione degli artigiani sostiene apertamente la fusione dei tre Comuni.

«Davanti all’oggettività della matematica e alla richiesta espressa dai cittadini, perché il Presidente D’Alfonso non ha elaborato una legge come previsto dallo stesso regolamento regionale in caso di referendum? -Chiedono i pentastellati, e ancora- Oggi i soldi ci sono, la volontà popolare è stata espressa e grazie al Movimento 5 Stelle c’è anche la legge. Cosa o chi impedisce alla Giunta D’Alfonso di fare un passo verso il progresso?».

I consiglieri M5S dei Comuni interessati hanno annunciato che presenteranno una mozione per impegnare i tre Sindaci a prendere una posizione ed incalzare il Presidente D’Alfonso (che in due casi su tre è dello stesso partito del Sindaco) perchè si impegni a rispettare il volere dei cittadini ed approvi al più presto la legge proposta.


L’ANALISI DEL MOVIMENTO 5 STELLE, DELLA SITUAZIONE MONTESILVANESE

«Con la fusione dei tre Comuni posso recuperare, in soli 10 anni, 150 milioni di euro da destinare agli

investimenti, all’occupazione o all’abbattimento delle tasse; una somma gigantesca pensando che

Montesilvano e Pescara sono sull’orlo del dissesto.
Montesilvano, infatti, dovrà nelle prossime settimane

spalmare in trenta anni ben 16.000.000 di disavanzo, così da infliggere un pesante colpo sulle spalle dei

prossimi cittadini di Montesilvano. M
ica bruscolini. -scrive il Capogruppo del M5S montesilvanese in una nota a seguito della conferenza stampa pescarese-

A seguito di ciò, l’amministrazione Maragno sarà costretta ad aumentare le tasse e tagliare i servizi.
Con i

nuovi fondi che arriveranno dalla regione e dallo stato, grazie all’accorpamento, potremo ricostruire l’area

metropolitana con nuovi servizi. Trasporti, servizi al cittadino e raccolta differenziata non saranno più come

li immaginiamo adesso.
Questa non sarebbe la solita “opera pubblica”, ma una strategia di sinergia in un

momento di crisi amministrativa ed economica.

Montesilvano è sull’orlo del caos, politico ed amministrativo: l’unica soluzione è l’accorpamento. Il M5S è

da sempre a favore dei referendum e, dopo la decisione del maggio scorso, la volontà dei cittadini è la

nostra volontà. Oggi siamo qui a gridare forte la nostra alternativa al fallimento di due grandissime città

come Montesilvano e Pescara, di fatto commissariando la politica nelle rispettive città. Tre consigli

comunali non servono, commissarieremo di fatto la politica».
 

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