Montesilvano – È di ieri la notizia data da Palazzo di Città di come in via cautelativa, il sindaco De Martinis avesse firmato l’ordinanza di sgombero per il palazzo “Riviera 1” in via Leopardi 2, dichiarandolo inagibile e ordinando all’amministratore del condominio di provvedere sotto la direzione di tecnico abilitato, alla realizzazione di tutte le opere provvisionali di messa in sicurezza provvisoria del fabbricato presentando l’apposita certificazione, entro 7 giorni dalla data di notifica dell’Ordinanza.
Nel palazzo sono circa 250 e unità immobiliari, circa 40 le famiglie residenti, 13 i locali ad uso commerciale.
«…non potevo esimermi purtroppo dall’emanare questa ordinanza perché la relazione pervenuta a noi e ai vigili del fuoco ha evidenziato uno stato di fatto, che potrebbe portare anche ad un eventuale crollo. Abbiamo chiesto lo sgombero immediato delle famiglie residenti e dei locali commerciali, la messa in sicurezza dell’edificio e delle verifiche aggiuntive in modo da avere certezze sul futuro della palazzina. Dispiace in modo particolare per i residenti e per coloro che hanno un’attività commerciale al piano terra, ma l’ordinanza è stata necessaria per la sicurezza di tutti» Aveva commentato ieri il primo cittadino.
«Doveroso che il Sindaco abbia deciso di emanare un’ordinanza di sgombero per il palazzo di 11 piani di Via Leopardi. Una decisione dolorosa che va nella direzione di tutelare la sicurezza di residenti e attività commerciali che vi insistono, in quanto l’edificio è risultato pericolante alla luce dei recenti rilievi tecnici effettuati, ma che di certo non andava annunciata, come invece è accaduto, solo sui giornali, all’amministratore del condominio e con un cartello all’ingresso a informare i condomini fino ad allora ignari di quella decisione».
Commentano oggi i Gruppi di opposizione di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico aggiungendo: « Ci chiediamo quale sarà il loro destino e soprattutto, se siano state valutate soluzioni di alloggio provvisorio, vista l’urgenza e i modi con cui è stata prospettata la necessità di sgombero.
Tuttavia, sarebbe il caso che si prendessero provvedimenti anche per il palazzo di Via Lazio n. 61, tristemente noto per il suo stato di degrado. A livello di pericolosità, le condizioni dello stabile di 6 piani, composto da 59 alloggi, non sono da meno.»
Le opposizioni si rendono consapevoli di come oltre ai locali commerciali privati, la proprietà di 44 alloggi popolari faccia capo al Comune di Pescara. «Tuttavia è trascorso un anno dall’annunciata decisione di sgomberare l’edificio da parte dell’Assessore Del Trecco, che si impegnava a garantire lo spostamento dei residenti aventi diritto in altri alloggi Erp.
Già in passato, anche l’Amministrazione Maragno, alla luce della drammatica relazione del dirigente del settore Valerio Mergiotti che decretava l’inagibilità della struttura, non aveva escluso il drastico provvedimento di chiusura dello stabile e il relativo sgombero di tutte le famiglie residenti nel tentativo di mettere fine a questa situazione di degrado, lamentato dai residenti della zona e da molti inquilini dello stesso stabile.»
Pentastellati e Dem aggiungono come purtroppo, come emerso anche da sopralluoghi effettuati nel tempo alla presenza del Consigliere regionale Pettinari, siano stati e continuano a essere frequenti gli atti vandalici che ne compromettono ciclicamente gli ambienti comuni, così come stoccaggio di rifiuti lungo le scale esterne e nei piazzali che contribuiscono a rendere precarie le condizioni igienico-sanitarie.
«Lo stesso Assessore all’urbanistica Aliano, –ricordano M5Se PD– nel lontano 2016, quando era Presidente della Commissione Garanzia del Comune di Montesilvano, riconosceva come “di palese evidenza l’inagibilità dell’edificio” e dichiarava di “procedere subito con la chiusura dello stabile”.
Pertanto, visto che di anni ne sono passati parecchi, piuttosto che continuare con questo rimpallo di responsabilità, sia arrivato il tempo di prendere di petto la situazione emanando finalmente un’ordinanza di sgombero a garanzia della sicurezza di chi vi risiede. Riteniamo che lo stabile vada abbattuto e, data la posizione strategica, potrebbe essere utilizzato per diverse funzioni, approfittando delle agevolazioni previste dall’ecobonus statale.
Va bene, prendere decisioni drastiche e urgenti, tuttavia non è sufficiente un “mi dispiace” su un comunicato ma è necessario garantire dignità alle persone coinvolte, avvisandole nei tempi e nel modi consoni e garantendo alternative abitative decorose. Dietro queste tragedie, ci sono persone, storie e vite di cui un Amministratore deve imprescindibilmente tener conto».Concludono i Consiglieri Comunali M5S e PD del Comune di Montesilvano