venerdì , 22 Novembre 2024

Conoscere il mondo del vino attraverso il linguaggio dei segni

Dopo una breve presentazione degli aspetti viticoli ed enologici dell’Abruzzo gli

assaggiatori della sezione ONAV di Pescara presenteranno i fondamenti della tecnica

dell’assaggio con immediata degustazione dei vini selezionati, grazie alla traduzione

simultanea di un esperto in linguaggio dei segni (LIS).

L’iniziativa fa parte di un progetto di ambito Nazionale dove nel protocollo Generale

d’Intesa tra ONAV ed ENS, firmato recentemente a Milano dal Presidente Vito Intini, le due

associazioni hanno deciso di collaborare in maniera fattiva e concreta, per rendere

accessibili ai sordi di tutta Italia le iniziative sulla degustazione del vino.
Promotori

dell’Iniziativa sono la Sig.ra Mirella Morra delegata ONAV e Vincenzo Cantarelli volontario

udente (ENS) di Asti. La missione dell’ENS è l’integrazione delle persone sorde nella

società, la promozione della loro crescita, autonomia e piena realizzazione umana.

La delegazione ONAV di Pescara, recentemente rinnovata nel direttivo, vuole fare sua

questa iniziativa, annunciando che ha intenzione di proseguire nella collaborazione, oggi

aperta ai congressisti provenienti da tutta Italia, domani per tutti gli abruzzesi non udenti o

comunque interessati.

Il neo delegato, l’Enologo Loriano Di Sabatino, crede che gli assaggiatori di vino possano

dare un contributo al mondo enologico quale collante tra il mondo della produzione,

territorio e tradizione e il mondo del consumatore, aprendo a tutte le aree di interesse e in

collaborazione con le associazioni di settore, con maggior impegno verso quelle aree che

rappresentano la disabilità.

La Lingua dei Segni Italiana (LIS) non è una forma abbreviata di italiano, una mimica o un

codice, né un semplice alfabeto manuale o un supporto all’espressione della lingua

parlata, ma una vera e propria lingua, ricca e autonoma dall’italiano, con regole

grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali ben definite.

Si è evoluta come lingua storico-naturale e utilizza sia componenti manuali

(configurazione, posizione, movimento delle mani) sia non-manuali (espressione facciale,

postura).
Viaggia sul canale visivo-gestuale, integro nelle persone sorde.

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