L’Aquila. Al Gran Sasso Acconcia di L’Aquila si torna a giocare dopo 6 mesi di stop, Il Delfino Flacco Porto fa visita alla corazzata di casa, la pretendente numero uno al salto in D, senza l’infortunato Albanese e con Molenda solo in panchina per un fastidio muscolare. Bonati opta per un 3-5-2 con Lupo, Giannini e Sabatini nella linea a tre, Falco e Petre i terminali offensivi mentre a centrocampo Tine Mori, Gobbo, Blasioli e Marzucco danno sostegno al capitano Silvestri che agisce da vertice basso.
Cappellacci tiene in panchina Bisegna, La Selva e Maisto puntando, inizialmente, sul tandem Di Paolo-Micciché.
Venendo al match, parte meglio la formazione di casa: Pellecchia sulla destra è scatenato, due azioni fotocopia al quarto d’ora, rientro sul sinistro e spiovente a tagliare l’area. Prima è Di Paolo a spizzarla senza trovare la porta, poi è Catalli ad aggiustarsi il traversone con il petto e a sfiorare il palo con il piattone.
Al 18′ cross di Catalli con Sabatini che anticipa Di Paolo sul più bello poi è ancora il capitano rossoblù a provarci da centro area ma Calore è super nel rispondere.
Al 28′ azione insistita dei pescaresi, discesa di Tine Mori sulla destra, azione che si ribalta per Marzucco che guadagna un corner. Dagli sviluppi si libera Gobbo che ritarda, però, il tiro e perde l’occasione.
Otto giri di lancette più tardi, cross dalla destra che impatta sul braccio di Marzucco in area: per Giallorenzo è penalty. Dal dischetto si presenta bomber Micciché che non sbaglia e con una conclusione centrale batte Calore.
Rigore che viene reclamato anche dalla formazione biancazzurra, sempre Tine Mori scende sulla fascia, sovrasta Lenoci e serve all’indietro Gobbo che va giù dopo un contatto con un avversario, per il direttore di gara non ci sono i presupposti per il penalty ma delle immagini è chiaro che in realtà essi c’erano eccome.
Nella ripresa parte meglio Il Delfino, Gobbo al primo in girata per poco non beffa Domingo, poi è la volta di Marzucco che viene bloccato nei pressi dell’area piccola.
La partita è bella nonostante le occasioni siano poche, Micciché al 26′ riceve palla dalla sinistra e senza esitare, dal limite, scaglia un bolide a cui Calore nulla può per il 2-0.
Raddoppio che taglia le pinne al Delfino? Neanche per sogno. I ragazzi di Bonati continuano spensierati a divertirsi e a mostrare sprazzi di bel calcio: alla mezz’ora cross tagliato di D’Incecco per Petre che di testa sfiora il 2-1. Poi è la volta di Sabatini che da punizione non trova la porta, di Giannini che stacca su un corner di D’Incecco ma non riesce a centrare la porta, intervallati dal miracolo di Calore in uscita su Micciché.
Termina dunque così, 2-0 per L’Aquila ma che prova dei ragazzi di Bonati.
L’Aquila-Il Delfino Flacco Porto (1-0) 2-0
L’Aquila: Domigo, Lenoci (41′ st Fonti), Moscianese (34′ Cipriani), Zanon (41′ st Ricci), Altares, Venneri, Micciché, Di Norcia, Di Paolo, Catalli (23′ st Rosano), Pellecchia (23′ st Maisto). Allenatore Cappellacci
A disposizione: Chicarella, Bisegna, Di Federico I., La Selva.
Il Delfino Flacco Porto: Calore, Sabatini, Blasioli (36′ st Planamente), Tine Mori (18′ st Di Federico A.), Silvestri, Petre, Gobbo Carrer (23′ st D’Incecco), Falco, Giannini, Lupo (22′ st Paolilli), Marzucco (22’st Brattelli).
Allenatore Bonati
A disposizione: Amoruso, Sichetti, Molenda, Rosini.
Arbitro Matteo Maria Giallorenzo di Sulmona coadiuvato da Matteo D’Orazio (Teramo) e Antonello Pietrangeli (Sulmona)
Note:
Recupero: 1’pt, 4′ st
Ammoniti Lenoci, Cipriani
Reti: 37’pt (rig), 26′ st Micciché