Montesilvano – La città si è risvegliata questa mattina battuta da forti raffiche di vento da Nord Ovest che hanno raggiunto picchi massimi di quasi 55 Km orari. Raffiche primaverili che sul lungomare, nel tratto oramai ben noto per un concerto di fine estate, hanno visto la carreggiata invasa da cumuli di sabbia portata dalla spiaggia.
Una situazione che a ogni levata di maestrale si ripete in forme più o meno acute, creando disagi ai quali le opposizioni consliari del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico da tempo continuano a chiedere rimedi.
Al coro si aggiunge il segretario provinciale PRC-SE Pescara muovendoe un’aspra critica nei confronti dell’Amministrazione comunale.
«Sebbene l’Amministrazione continui a “nascondere la testa sotto la sabbia”, ostinandosi a generalizzare il fenomeno con il deprimente leitmotive “la sabbia l’ha sempre fatte”, è innegabile che ogniqualvolta si solleva il vento da est il tratto di riviera già utilizzata per il concerto Jbp, viene letteralmente invaso dalla sabbia. Se il problema di insabbiamento fosse comune a tutto il lungomare, come si affrettava l’Assessore Pompei a spiegarci in Consiglio Comunale, in risposta alla nostra interrogazione, ci giustifichi allora perché il cartello di pericolo stradale è stato apposto solo nel famigerato tratto».
Così i consiglieri dei gruppi di opposizione del PD e del M5S che in una nota congiunta proseguono: «Nonostante gli impegni presi in Consiglio Comunale, rispetto alla proposta di provvedere al più presto con il ripristino di una barriera vegetale frangivento, l’ostinata scelta politica di non prendere immediati provvedimenti, continua a comportare uno sperpero ingiustificato di denaro pubblico, un costo ambientale e un costo sociale non indifferente: basti pensare ai disagi che ha comportato l’interdizione al traffico di oggi esclusivamente su questo tratto per i tanti automobilisti e utenti del trasposto pubblico, costretti a scendere dal mezzo per l’inaspettata deviazione. Per non parlare poi degli innumerevoli rischi per la sicurezza stradale di veicoli, ciclomotori, biciclette e pedoni. Un pericolo che ha trovato risposta nell’illuminante replica dell’Assessore Pompei, venuto a riferire in commissione, con la solita prosopopea “ma tanto chi passa su quella strada quando tira vento!”.»
«In quella sede, –fanno sapere le opposizioni– l’Assessore ha ribadito che è stato siglato un patto con la ditta aggiudicatrice del servizio “a costo zero” per la pulizia e il ripristino della sabbia, attraverso un intervento a chiamata.
A novembre scorso, infatti, l’Amministrazione comunale ha indetto un bando per individuare una ditta che provvedesse al ripristino delle condizioni di sicurezza della circolazione dopo incidenti stradali, e tra gli obblighi richiesti vi era quello di intervenire con tempestività ogni qualvolta la sabbia avesse invaso la riviera nella zona sopra indicata. Tuttavia oggi, a detta del Dirigente Ing. Scorrano “la gara per l’appalto per la manutenzione e ripristino strade non è stata ancora definita, poiché è stata un po’ travagliata. Al momento stanno procedendo con affidamento di lavori a rotazione tra le imprese del piano neve”. Indipendentemente ora dalle modalità sin’ora utilizzate, sulle quali ovviamente cercheremo di far chiarezza, è ovvio che il servizio, che sarà erogato dalla ditta aggiudicatrice, sia ricompreso nel costo di attribuzione della gara e dunque si tratta di costi ingiustificati che invece sarebbero potuti essere impiegati per altri interventi di manutenzione e pulizia stradale della città. Ma, per come ci viene narrata, anche in questa occasione ringraziamo i benefattori!»
Pentastellati e Dem tornano a ricordare che la sabbia che invade la carreggiata stradale dovrebbe essere smaltita come rifiuto oppure essere adeguatamente trattata.
«Invece paradossalmente in occasioni passate è stata riposizionata direttamente sull’arenile, senza idoneo e preventivo trattamento previsto dalla legge, a garanzia della qualità ambientale del sistema sabbioso, in barba al riconoscimento “Bandiera verde” di spiaggia a misura di bambino. Un fatto gravissimo, che abbiamo già provveduto a segnalare agli organi competenti per i dovuti accertamenti.
Tutto questo per l’ottusa scelta di non ripristinare i luoghi per un evento che è durato solo un giorno portando utili ai soli privati.»
Di Sante (PRC) “Safari, riviera chiusa e bus deviati, ripristinate le siepi!”
«Dopo 18 mesi l’amministrazione di centrodestra De Martinis non è stata in grado di ripristinare la siepe frangivento nel tratto di spiaggia libera tra gli stabilimenti Sabbia d’oro e Bagni Bruno. Siepe per anni abbandonata al proprio destino, come anche in altri tratti lungo la riviera, e poi estirpata per consentire l’allestimento del Jovabeachparty a settembre 2019.
L’ottusità e l’arroganza di questa giunta non trovano paragoni, nonostante ormai non bastino due mani per contare gli interventi in emergenza, anche più volte nello stesso mese, per rimuovere la sabbia che puntualmente invade la carreggiata nel giornate di forte vento. Nulla è stato fatto per ripristinare quanto manomesso» È questo il commento di Corrado Di Sante, segretario provinciale PRC-SE Pescara che ricorda come la rimozione dei cordoli della pista ciclabile e i lavori di riqualificazione abbiano ulteriormente aggravato la situazione.
«Le conseguenze sono tutte a carico dei cittadini. Oggi a causa degli enormi disagi, la strada è stata addirittura chiusa. A pericolo reiterato per i banchi di sabbia sulla carreggiata, ai disagi per gli automobilisti e per tutti gli utenti della strada, alla deviazione senza avviso della linea del 2/, che ha lasciato a piedi diversi utenti, si aggiungono il danno ambientale per la sabbia dispersa e il danno erariale doppio sia per la necessità urgente di rimuovere la sabbia sia per provvedere ai ripascimenti del medesimo tratto di costa eroso dal vento. Senza dimenticare che la sabbia trasportata del vento sulla carreggiata va trattata in base alle normative come un rifiuto. Le foto, i video sono eloquenti. È davvero stancante continuare a commentare questa situazione indecorosa. C’è una sola parola per sindaco e assessori: vergogna!» Conclude il segretario provinciale PRC-SE Pescara