Pescara – “Ancora una volta, dinanzi ad un palese ed evidente fallimento di Marsilio e della sua maggioranza, i consiglieri di centrodestra della provincia di Teramo non trovano di meglio da fare che scaricare sulle passate amministrazioni regionali colpe che invece sono solo loro” sottolinea l’ex Assessore Regionale, Dino Pepe. “Infatti la chiusura della Casa di Riposo “C. Campanini” di Sant’Omero è ascrivibile solo ed esclusivamente alla Giunta Marsilio che, in questi due anni, ha lavorato sotto traccia per distruggere quella che è un’eccellenza della Val Vibrata con il placet dei quattro, D’Annuntiis, Di Matteo, Fioretti e Quresimale, che non hanno mosso un dito per scongiurare questo ennesimo scippo”.
“Vorrei ricordare loro che la precedente Giunta di centrosinistra concesse ben 160 mila euro al Comune di Sant’Omero per intraprendere interventi urgenti sulle strutture dell’ex ospedale che poi, dopo un lungo contenzioso, sono passate di proprietà alla Asl teramana – precisa il Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe – come possono quindi dire che non è stato fatto nulla per questa struttura da parte di chi li ha preceduti? Piuttosto ci spieghino come mai la Asl, da quando sono entrati loro al governo della Regione, non ha portato avanti i lavori di ristrutturazione della storica sede della Casa di Riposo decretandone la chiusura”.
“Per quanto concerne poi la querelle legata alla gestione delle Asp dovrebbero sapere che i debiti di cui parlano vengono da lontano, lo dichiara anche Quaresimale in risposta alla mia interrogazione, un dato di fatto inoppugnabile, più volte dimostrato in Consiglio Regionale carte alla mano, quindi al posto loro eviterei di fare “falsa informazione” per difendere il fallimento dei due anni della loro gestione” ribatte Pepe. “La verità, purtroppo per loro, è che la Giunta Marsilio, al di là delle promesse fatte, ha tradito la Val Vibrata, abbandonandola a sé stessa con il placet di chi come loro è stato eletto con i voti dei vibratiani e non ha fatto nulla per tutelarli. Il resto sono solo “chiacchiere da bar”, accuse lanciate per non ammettere le proprie responsabilità. I consiglieri regionali di maggioranza si preoccupassero piuttosto degli oltre 10 stipendi non pagati agli operatori, delle famiglie e soprattutto dei pazienti della struttura. La Asp dalla sua istituzione nel 2011 è stata governata sempre da esponenti di centrodestra, eccetto i 16 mesi della presidenza Zunica. È gravissimo chiudere, in piena pandemia, una casa di riposo che per decenni ha reso un servizio fondamentale alle persone fragili della nostra società”.