venerdì , 22 Novembre 2024

Patrimonio Culturale, l’Associazione Pescara Tutela “Emergenza in Abruzzo”

Pescara -Pubblichiamo la lettera aperta di Licio Di Biase presidente dell’Associazione Culturale ‘Pescara tutela’ sui ritardi e stalli che in tempi di pandemia vive il patrimonio culturale regionale, il messaggio è indirizzato al Presidente della Giunta Regionale dell’Abruzzo, Marco Marsilio, all’Assessore alla Cultura della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario e al Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri

«La confusione regna sovrana nel mondo dei Beni Culturali in Abruzzo. Stiamo assistendo in questi mesi di Pandemia ad una smobilitazione delle strutture e dei servizi dei beni Culturali. Alcuni problemi scaturiscono da pensionamenti e da trasferimenti, molte volte senza l’individuazione di sostituti, che determinano vuoti di assoluta gravità. Il Polo museale manca di personale, così come la Sovrintendenza e poi il vuoto determinatosi a L’Aquila con il trasferimento del sovrintendente del Polo aquilano. Ai ruoli apicali si assommano poi mancanza di personale a causa anche del blocco dei concorsi. Queste anomalie stanno producendo, però, dei disastri sul territorio non più tollerabili: San Clemente a Casauria, il gioiello della regione Abruzzo, chiuso dalla scorsa estate, così come la Badia Morronese, così come recentemente il Museo archeologico di Chieti tanto per citare i macroscopici disastri. Ma i problemi non finiscono con gli spazi non più fruibili, ci sono poi i tantissimi lavori bloccati e così emerge con tutta la sua sofferenza alcune realtà come Santa Maria Maggiore di Caramanico che attende il progetto di risanamento, pur essendoci le risorse, così come i lavori di scavi del lotto Rampigna di Pescara bloccati dai ritardi della Soprintendenza, intervento su cui, però, il Comune è notevolmente avanti negli impegni. Questa situazione non è più tollerabile per una Regione che intende scommettere sul proprio Patrimonio Culturale per rafforzare il richiamo turistico soprattutto delle aree interne che non hanno grandi opportunità di sviluppo. Occorre una mobilitazione delle realtà istituzionali sia regionale che deputate alla gestione del Patrimonio Culturale regionale sollecitando il Nuovo Ministero della Cultura affinché l’Abruzzo diventi un caso su cui intervenire con decisione e tempestività, soprattutto con il rafforzamento del personale. La Regione Abruzzo deve essere protagonista di questo rilancio, anche in vista di una probabile ripresa delle attività turistico-culturali».

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