venerdì , 22 Novembre 2024

Energia: presentato l’Adriatic Link, 285 chilometri di cavi sottomarini e interrati

Marsilio, “Con ‘Adriatic Link’ puntiamo a colmare le carenze infrastrutturali della dorsale adriatica”

Pescara – “L’Adriatic Link, la linea elettrica “invisibile” tra Abruzzo e Marche  è un importante progetto che contribuisce a colmare uno dei tanti ritardi infrastrutturali che affliggono la dorsale adriatica”. Lo ha affermato il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, questa mattina, a Pescara, in Regione, durante la presentazione dell’intervento, completamente interrato, che collegherà in corrente continua Villanova di Cepagatti e Fano e che si snoderà lungo 285 chilometri. All’incontro con la stampa erano presenti anche l’assessore all’Energia, Nicola Campitelli, il Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, ed il responsabile della Gestione dei processi amministrativi di Terna Adel Motawi.

Alla presentazione hanno partecipato anche alcuni amministratori dei comuni di Cepagatti, Spoltore, Cappelle sul Tavo, Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi, le Amministrazioni comunali interessate dal passaggio dell’infrastruttura. “Stiamo parlando di un’opera strategica – ha proseguito Marsilio – che conferma l’attenzione che, da tempo, Terna sta riservando al nostro territorio. La Regione si muoverà come garante del territorio  nel rapporto tra Terna e le amministrazioni comunali coinvolte. Infatti, a breve, – ha aggiunto – queste ultime inizieranno, insieme ai cittadini più direttamente interessati, un dialogo con Terna con l’obiettivo comune di rendere più resiliente e più forte il nostro territorio. Oggi annunciamo, quindi, l’intenzione di collegare due località e rafforzare la nostra dorsale  avendo già alle spalle il grande patrimonio di conoscenze e di esperienze che si è sviluppato in relazione alla centrale delle linea elettrica con il Montenegro. Il metodo operativo – ha continuato – è quello corretto con l’apertura di una pubblica discussione per mettere i cittadini nelle condizioni di conoscere gli obiettivi di fondo dell’intervento. Questo confronto con il territorio farà in modo in modo che il passaggio di queste infrastrutture avvenga nella maniera migliore possibile. Nello specifico, il progetto nasce per affrontare la carenza infrastrutturale di natura elettrica nel versante adriatico che rende necessario il raddoppio della linea tra le Marche e la Puglia. Un  argomento di grande attualità – ha aggiunto Marsilio – se si considera che  proprio con le Regioni Marche, Puglia e Molise abbiamo sottoscritto un protocollo per rappresentare in tutte le sedi istituzionali l’esigenza di portare questo settore della dorsale adriatica allo stesso livello di dotazione infrastrutturale di cui godono quello tirrenico e in generale le aree del mondo sviluppato. Un’esigenza che – ha concluso – si avverte anche a livello viario, portuale, ferroviario e aeroportuale”.

Nel dettaglio, Terna ha  avviato la progettazione partecipata del nuovo elettrodotto in corrente continua tra Villanova di Cepagatti e Fano, il cosiddetto Adriatic link. A partire dai prossimi giorni e, comunque, entro il mese di febbraio, compatibilmente con le limitazioni imposte  dall’emergenza Covid-19 sul territorio, i suoi tecnici incontreranno le amministrazioni e i cittadini per illustrare le ipotesi progettuali.



L’opera, considerata di rilevanza strategica per incrementare la capacità di scambio e favorire l’integrazione della produzione da fonti rinnovabili in tutta l’area Centro sud-Centro nord d’Italia, si rivela fondamentale per aumentare la sicurezza della trasmissione dell’energia elettrica dell’area. La nuova interconnessione, lunga complessivamente circa 285 km e completamente invisibile, sarà costituita da un cavo sottomarino e da due cavi terrestri interrati, Dunque, nessun impatto per l’ambiente e due stazioni di conversione situate nelle vicinanze nelle rispettive stazioni elettriche esistenti di Fano e di Cepagatti.

Si tratta di un intervento per il quale Terna investirà oltre un miliardo di euro con il coinvolgimento di circa 120 imprese e che si aggiunge agli investimenti previsti nelle due regioni che, nel complesso, ammontano in Abruzzo ad oltre 200 milioni di euro e nelle Marche ad oltre130 in linea con il piano industriale 2021-2025 il cui impegno economico globale, pari a 8,9 miliardi di euro, sarà focalizzato sullo sviluppo e ammodernamento e la residenza nella rete elettrica italiana nei prossimi cinque anni.

Edel Motawi

ADEL MOTAWI – Responsabile Gestione Processi Amministrativi: “opera straordinaria”

“Andiamo a presentare un’opera straordinaria- ha commentato Edel Motawi– inizialmente era previsto un collegamento aereo, oggi, nell’ambito di un percorso di decarbonizzazione e grazie alle nuove tecnologie, siamo riusciti a optare per un’idea progettuale che prevede un cavo marino e due cavi interrati. Dunque anche la parte terrestre sarà del tutto invisibile, e anche le stazioni di conversione saranno poste in modo da limitare il più possibile l’impatto. Siamo felici di lavorare di nuovo in Abruzzo per mettere a frutto la positiva esperienza di Italia – Montenegro, e anche questa volta percorreremo la strada di una progettazione il più possibile partecipata, con la Regione e con i Comuni interessati, che abbiamo già coinvolto nel processo, ma anche con le associazioni locali e i cittadini.”

Come ha spiegato l’assessore Campitelli, “la presentazione odierna si è svolta in contemporanea con una analoga che ha avuto luogo nelle Marche anche perché si tratta di un’opera che interessa entrambi i territori. Un intervento di rilievo nazionale  che rientra nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) 2021-23 che ci vede pienamente favorevoli anche perché fornisce un contributo notevole nel farci andare nella direzione indicata dall’Europa e cioè del New Green Deal, della transizione ecologica e della decarbonizzazione. E’ ovvio però – ha concluso Campitelli – che non accetteremo imposizioni. Iniziamo, quindi, un percorso che ci dovrà portare ad avere un progetto condiviso con i sindaci e cioè le amministrazioni comunali e quindi con i cittadini ma dovrà essere sicuramente un progetto sostenibile sia dal punto di vista sociale che ambientale e per il quale dovranno essere adottare tecnologie all’avanguardia”. 

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