Le attività hanno preso avvio da una meticolosa attività di intelligence che, accompagnata da una serie di appostamenti, ha portato al sequestro di oltre 1000 articoli contraffatti.
Già da un paio di settimane il problema dell’abusivismo commerciale nell’arenile vastese era al centro di un attento monitoraggio da parte delle fiamme gialle per adoperarsi nell’arginare quanto più possibile il fenomeno dell’abusivismo, della contraffazione e del commercio di prodotti potenzialmente insicuri che danneggiano il mercato e sottraggono opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole e che potrebbero nuocere alla salute dei consumatori.
Il blitz è scattato nella mattinata del primo giorno di maggio. Durante una attività di perlustrazione lungo le spiagge di competenza territoriale in particolare lungo alcuni stabilimenti i militari notavano ammassati in alcuni cartoni e numerose buste di colore blu merce alla rinfusa. Tale merce era posta in una struttura adiacente alle cabine di un noto stabilimento vastese.
La costruzione rudimentale, costituita da una pedana bloccata da fili di ferro, era stata creata ad hoc al fine di eludere eventuali curiosi ma soprattutto potenziali controlli. Il meccanismo così predisposto permetteva di accumulare ulteriore merce all’interno del sito ed evitare in tal modo “traslochi inutiliâ€. La curiosità che di primo acchito scaturiva è che l’area in argomento era incustodita, a dimostrazione che il meccanismo di occultamento era già stato testato ed aveva portato i propri frutti.
L’attività posta in essere permetteva di sequestrare in violazione dell’art. 474 c.p., rubricato “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsiâ€, nr. 840 occhiali di marchi noti come Ray-Ban, Persol, Gucci ecc.., nr. 100 borse avente marchi Prada, Tod’s, Michael Kors, e capi di abbigliamento vari (Moncler, Colmar).
L’illecito guadagno stimato dalle fiamme gialle ammonterebbe ad oltre 10.000 di euro.
Sono in corso indagini al fine di risalire ai vertici della filiera illecita.
Spesso, come riscontrato in questa attività, gli extracomunitari che si prestano per necessità economiche personali al “gioco†di chi specula, rischia di introdurre prodotti pericolosi per i consumatori.
L’attività delle Fiamme Gialle di Vasto si inquadra nel più ampio dispositivo di controllo disposto dal Comando Provinciale di Chieti avente come scopo la tutela della proprietà industriale da condotte di alterazione dei marchi, nonché dalla preservazione del mercato da diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unità Europea e di tutela del mercato legale da ogni forma di concorrenza sleale.
Uno dei possibili consigli da adottare da parte del Corpo è quello di evitare il più possibile di affidarsi ad oggetti di dubbia provenienza, anche se, specie in un periodo di recessione come quello attuale, la tentazione è forte.