Pescara – «Apprendo con grande gioia che sono stati assolti le amiche e gli amici che condivisero con me e tanti altri cittadini la mobilitazione contro un piano di taglio degli patrimonio arboreo della nostra città che poi fu rimesso in discussione dalle analisi puntuali presentate da noi ambientalisti. Rimane l’amarezza per il comportamento della giunta Alessandrini che disonorò i valori di partecipazione propri della sinistra presentando un esposto contro cittadine/i che difendevano il patrimonio pubblico. Lo avesse fatto una giunta di destra quelli del centrosinistra avrebbero gridato al fascismo. Una caduta di stile che poteva avere conseguenze negative sul piano penale per gli imputati fortunatamente assolti».
A dare la notizia è il Segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo che negli anni scorsi è stato anche consigliere comunale a Pescara, lui stesso ricorda come poi l’Amministrazione comunale corresse il tiro non costituendosi parte civile ma l’azione penale era partita e ci sono voluti cinque anni.
“ Chi si candida a gestire la cosa pubblica dovrebbe sempre ricordare che agli onori corrisponde l’onere di confrontarsi democraticamente e anche quello di subire critiche e contestazioni. ”
Maurizio Acerbo
Fu il Comune di Pescara ( allora guidato dalla giunta Alessandrini) a presentare un esposto contro sei attivisti ambientalisti che nell’agosto del 2016 erano scesi in strada per protestare contro il massiccio piano dell’amministrazione di taglio di 140 alberi in città. A seguito della denuncia finirono sotto processo per il reato di” interruzione di pubblico servizio” Loredana Di Paola del Forum H2O, Massimo Melizzi di Pescara Punto Zero, Caterina Artese, tecnico forestale vice presidente di Italia Nostra, Raffaello Caiano dell’associazione Spazio Più, Simona Pieramico e Junio Araneo.
Un processo durato quasi 5 anni che oggi si è finalmente concluso con la piena assoluzione degli attivisti.
GLI ATTIVISTI “INTIMIDAZIONE OPERATA IN MANIERA SUBDOLA”
«Una bruttissima pagina della storia di Pescara». Commentano gli attivisti oggi assolti «Mai si era visto un tale accanimento di un’amministrazione verso dei cittadini che protestavano pacificamente per salvaguardare il patrimonio arboreo pubblico. Questa assoluzione respinge al mittente il tentativo di intimidazione operato in maniera subdola dall’amministrazione che mentre pubblicamente mostrava un atteggiamento conciliatorio dall’altro procedeva a colpire alcuni degli attivisti con l’intento di scoraggiare gli altri nel proseguire la protesta. Grazie alla grande mobilitazione di associazioni e cittadini siamo riusciti a salvare parecchi alberi secolari di grande valore storico e ambientale e a porre la questione del metodo di analisi, della necessaria manutenzione e cura degli alberi in alternativa ai periodici tagli indiscriminati . Un particolare ringraziamento va ai nostri avvocati Salvatore Acerbo e Gianni Piscione che con grande perizia ci hanno assistito in questa lunga battaglia, non solo legale.»