Spoltore – «Sono venti giorni che la comunità di Spoltore capoluogo, che conta circa 6 mila abitanti, è priva dell’ufficio postale, dopo un assalto notturno da parte di malviventi.
Neppure l’ufficio mobile, annunciato da Poste Italiane nei giorni scorsi, è ancora entrato in funzione con la conseguenza che la popolazione soffre gravissimi disagi per non poter ritirare denaro, pagare bollette, fare spedizioni o avvalersi dei servizi bancari.» A denunciare il disservizio è Marina Febo, Vice Presidente del Consiglio comunale cittadino.
«A pagarne le spese più di tutti sono gli anziani e coloro che non hanno i mezzi per potersi recare nelle filiali più vicine di Villa Raspa e Santa Teresa, –continua la Febo– senza considerare che questa incresciosa situazione costringe a numerosissimi spostamenti che potrebbero essere evitati e andrebbero ridotti al minimo nel rispetto delle restrizioni e misure anti Covid19.
Spiace rammentare che questa lentezza e assenza di risposte non meraviglia gli spoltoresi che da anni chiedono, invano, a Poste Italiane di avere un bancomat nuovo e moderno che si blocca continuamente e che è stato posizionato controsole da non rendere visibile lo schermo e consentire l’utilizzo in sicurezza e che ora – beffarda ironia della sorte – causa forza maggiore dei ladri, sarà finalmente sostituito.
A nulla sono valse le numerose lamentele e i vari appelli – tra i quali anche quello del parroco don Gino Cilli – che sono rimasti inascoltati. Addirittura, durante la prima emergenza Covid, l’orario di apertura al pubblico è stato ridotto alla sola fascia di mattina, generando lunghe file in piedi all’aperto, anche con le peggiori condizioni atmosferiche, quando bisognava azzerare gli assembramenti.
Quest’ultima scelta che perdura fino a ora, è apparsa da subito inaccettabile a fronte della filiale di Villa Raspa che resta aperta tutto il giorno in una frazione ove vi sono varie banche e sportelli bancomat per il ritiro di denaro – come pure per Santa Teresa – a differenza del capoluogo che ha solo quello postale (e ora neppure più quello).
Rivolgo un accorato appello pubblico al Direttore Provinciale di Poste Italiane affinché si adoperi, senza ulteriore indugio, per assicurare i servizi postali e bancari a Spoltore capoluogo e per restituire, in tempi celeri, una filiale pienamente operativa e degna di questo nome.
Tenuto conto che i servizi postali e bancari rientrano tra quelli “essenziali”, chiedo al Sindaco Di Lorito di colmare questo vuoto individuando urgentemente delle modalità transitorie, a carico dell’ente, per trasportare i cittadini che devono ritirare denaro, pensioni o svolgere altri servizi nella filiale di Villa Raspa o Santa Teresa, anche con l’ausilio della nostra società in house, Spoltore Servizi, o delle associazioni di protezione civile locale.
Cerchiamo di rendere questo periodo meno difficile di quello che già è per tutti, soprattutto per i più deboli.»